Penne: “Palazzo De Sterlich cade a pezzi e i soldi per i lavori restano nel cassetto dal 2017”

Penne. “Palazzo De Sterlich cade a pezzi, ma i soldi a disposizione della Provincia rimangono nei cassetti”.

Sono il consigliere regionale Pd Antonio Blasioli e Andrea Vecchiotti del circolo Pd di Penne a denunciare i ritardi sulla ristrutturazione del palazzo che fino al gennaio 2017 ha ospitato l’Itc Marconi e sgomberato a seguito del terremoto, dal quale sono recentemente cadute delle tegole dal tetto.

“Oltre a generare rischi per l’incolumità pubblica e la chiusura della strada, la notizia delle tegole cadute da Palazzo De Sterlich – affermano in una nota – suona come una vera e propria beffa, se si considera che gli oltre 3 milioni di euro disponibili per i lavori giacciono nei cassetti della Provincia dal settembre 2017“.

“Nonostante le risorse siano a disposizione dal 2017, lo studio di fattibilità da parte della Provincia è stato approvato solo nel settembre 2020”, spiega Blasioli, “Poi sono trascorsi 7 mesi per avviare una procedura di gara per l’affidamento della progettazione, e un ulteriore anno (dal 12 aprile 2021 al 30 marzo 2022) per l’aggiudicazione, nonostante fossero pervenute solo due offerte. Intanto, cittadini e studenti pennesi sono costretti rispettivamente a prestare attenzione alle tegole che si staccano e a frequentare le lezioni nei Must”.

“Il mancato avvio dei lavori di ristrutturazione e di messa in sicurezza di palazzo De Sterlich non costituisce soltanto uno schiaffo alla comunità scolastica ma all’intero territorio”. proseguono Blasioli e Vecchiotti –  Infatti, la sede centrale dell’Istituto Marconi oltre ad essere fondamentale per le attività didattiche rappresenta per la città un vero e proprio gioiello artistico e culturale, un patrimonio che va tutelato. Oggi, però, per i ritardi accumulati delle amministrazioni provinciali Zaffiri-De Martinis la struttura sta letteralmente cadendo a pezzi. Potremmo dire che ai danni arrecati dal terremoto si sono aggiunti quelli prodotti dalla Provincia. Raccogliamo quindi l’appello fatto dalla Dirigente Scolastica Angela Pizzi, che ha richiesto un intervento immediato”.

“Ci auguriamo che, a 2 anni di distanza dall’approvazione dello studio di fattibilità e a 5 anni dal finanziamento, questo episodio, per fortuna privo di conseguenze, possa servire a svegliare dal torpore l’amministrazione provinciale”, concludono i due dem.

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