Montesilvano, svastische sulla sede della Cgil: la solidarietà

Nella notte tra il 4 ed il 5 gennaio la Camera del Lavoro della CGIL di Montesilvano è stata bersaglio di una riprovevole provocazione fascista: i muri della sede sono stati imbrattati con svastiche ed altri simboli delle SS.

 

Il fatto accade in perfetta sintonia con gli eventi della politica nazionale e locale che si stanno succedendo in questi ultimi mesi, che hanno visto e vedono sempre di più il ritorno e la riabilitazione di un’ideologia e di una cultura politica che il popolo italiano, in particolar modo le classi lavoratrici, dovrebbero ben ricordare e riconoscere come ostile e dannosa.

Solo lo scorso Agosto Casapound Pescara, in un comunicato ufficiale del suo portavoce cittadino, aveva definito la sezione locale dell’ANPI come un ”gruppo di partigiani capricciosi e non brillanti in acume” a causa della denuncia di quest’ultima di ”raccolte alimentari” razziste e discriminatorie che tale ”soggetto politico” organizzava nei supermercati pescaresi.

Grazie all’azione dell’attuale governo ed in particolar modo del Ministro degli Interni e Vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, sta tornando sempre di più alla ribalta un’ideologia incostituzionale che non è mai stata del tutto estirpata da questo paese, ma che fino a pochi anni fa era comunque emarginata e minoritaria nello scenario politico e sociale italiano; ideologia che non ha fatto altro che procurare al nostro popolo e a quelli di tutta l’Europa, guerra, rovina, distruzione e sofferenza.

L’ attacco a viso aperto al sindacato e di conseguenza ai diritti dei lavoratori, fu proprio una delle prime azioni portate avanti da Mussolini e dal fascismo, attacco iniziato con gli assalti delle squadracce delle camicie nere alle Camere del Lavoro e culminato poi con la stipulazione del Patto di Palazzo Vidone (1925), in cui venne decretata la messa al bando di tutti i sindacati di categoria (eccezion fatta per quelli fascisti) e successivamente l’abolizione del diritto di sciopero (1926).

La sezione pescarese della Federazione Giovanile Comunista Italiana condanna fortemente la vile azione di questa notte ed esprime piena solidarietà alla CGIL Pescara, ricordando la centralità assunta da tale organizzazione nella lotta antifascista e nella ricostruzione del paese nell’immediato dopoguerra e quanto essa abbia rappresentato e rappresenti tutt’ora uno principali punti di riferimento per i lavoratori nella difesa dei loro diritti e nell’organizzazione delle loro lotte, ed allo stesso tempo rimanga insieme all’ANPI uno dei principali baluardi a salvaguardia dei valori costituzionali (ultimamente sempre più messi in discussione) e della stessa democrazia in Italia.

Partito Comunista Italiano Abruzzo
Federazione Giovanile Comunista Italiana Abruzzo

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