Montesilvano, “Musa cacciata dalla giunta con un messaggio su WhatsApp”

“Era entrata in Giunta al Comune di Montesilvano nello scorso mese di luglio, il sindaco Francesco Maragno l’ha estromessa, dopo nove mesi, con un laconico messaggio su WhatsApp. Manola Musa, dunque, non è più assessore al Comune di Montesilvano”.

 

A darne l’annuncio, Aurelio Cilli, di Lega Salvini Premier che continua a sottolineare la gravità di un provvedimento che “minaccia di essere solo il primo passo per un cambiamento di assetti”. “È una politica che non ci appartiene. Riteniamo inconcepibile e grave revocare in questo modo l’incarico a un assessore”, continua Cilli. “A Manola Musa non può essere addebitato alcunché, le va dato atto, invece, di aver svolto correttamente il proprio mandato pur dovendosi confrontare, in ogni occasione, con scelte sovraordinate non riconducibili ai programmi e alla cultura di centrodestra”.

“Da troppo tempo, del resto – prosegue ancora Cilli – le scelte importanti non vengono più condivise dalla maggioranza dei consiglieri di centrodestra, poiché approvate da quattro-cinque elementi di giunta senza alcuna concertazione. Ne sono un esempio evidente i provvedimenti assunti per la gestione dell’immigrazione. Decisioni che vanno a discapito del territorio e penalizzano i cittadini italiani in difficoltà, decisioni che ci hanno indotto, insieme all’assessore, a prendere necessariamente le distanze. Purtroppo non è il primo grave errore politico commesso da questa amministrazione”.

Sulla vicenda interviene anche il coordinatore regionale di Lega Salvini Premier, l’onorevole Giuseppe Bellachioma. “A Montesilvano, e in tutto l’Abruzzo, ci siamo trovati di fronte ad elettori che hanno premiato il nostro programma di trasparenza e di discontinuità con il passato. Il gesto di Maragno dimostra che questo desiderio di cambiamento non ha trovato ascolto, non è stato riconosciuto. La nostra ‘rivoluzione del buonsenso’ vuole riportare i cittadini e la buona politica al centro del programma amministrativo delle città e della Regione, un programma che non può essere svilito da manovre e manovrine opportunistiche, elaborate nelle segrete stanze, che non fanno parte del nostro metodo e della nostra cultura”.

Il dissenso di Fratelli d’Italia. “Inopportuna e dannosa per il centrodestra”, ha aggiunto il coordinamento regionale del partito di Giorgia Meloni, “da sempre impegnato a favorire il dialogo e la compattezza del centrodestra. Il grave strappo che il sindaco Maragno ha creato con Fratelli d’Italia – dice il coordinamento regionale di FdI – non si giustifica né sotto il profilo amministrativo né tantomeno sotto l’aspetto politico”.

“L’assessore Musa ha infatti svolto il suo lavoro con dedizione e grande senso di attaccamento alla città, raggiungendo tutti gli obiettivi che erano stati prefissati. Inoltre la portavoce di Fratelli d’Italia a Montesilvano, nelle ultime elezioni politiche, ha scelto di candidarsi, seppure in posizione non utile, per offrire, unitamente ai dirigenti locali, su tutto il territorio regionale e quindi a servizio di tutti i collegi uninominali, il proprio contributo di impegno e di passione per l’affermazione elettorale della nostra coalizione, dimostrando grande senso di appartenenza al centrodestra. Investiremo, nelle prossime ore, dell’accaduto, il Coordinatore regionale di Forza Italia, il senatore Nazario Pagano, al fine di favorire il dialogo per la ricomposizione del quadro politico-amministrativo nel Comune di Montesilvano”.

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