Covid Pescara, consegna mascherine: opposizione e pensionati contro il Comune

Pescara. Si ingrossa la polemica, a Pescara, sulle modalità scelte dal comune per la richiesta e la distribuzione delle mascherine alle famiglie.

Duro l’attacco dell’opposizione, che parla di “pieno caos”. “L’assenza di qualunque criterio nella loro assegnazione premia solo i più veloci e sfavorisce gli anziani, i disabili, le utenze più deboli, e la prima giornata è stata completamente da dimenticare, fra sistemi cambiati a procedura aperta, dubbi operativi e bufale diffuse dai consiglieri comunali della Lega”, denunciano i consiglieri comunali Marinella Sclocco, Stefania Catalano, Giacomo Cuzzi, Piero Giampietro, Francesco Pagnanelli, Giovanni Di Iacovo e Mirko Frattarelli

Il centrosinistra contesta il sistema di adottato dall’amministrazione Masci. “Un sistema che non tiene in alcun modo conto delle esigenze prioritarie di quelle fette di popolazione che aspettavano da tempo queste mascherine in quanto impossibilitate a reperirle autonomamente. La giunta Masci ha scelto invece che chi prima arriva, si prenderà le mascherine: un sistema iniquo, ingiusto e contrario ad ogni principio di solidarietà. Sotto accusa “la richiesta assurda di attivare una procedura online, evidentemente difficile per gli anziani, procedura che il palazzo è stato costretto a modificare in corso d’opera quando le tantissime proteste hanno portato ad eliminare l’obbligo di indicare un indirizzo email, di cui molti anziani sono privi. In pieno caos, gli uffici sono stati costretti poi ad interrompere il proprio lavoro per smentire la bufala diffusa dai consiglieri comunali della Lega che avevano addirittura annunciato che il Comune avrebbe fatto ricerche con l’Agenzia delle entrate sui singoli richiedenti di mascherine.”.

Critico anche la Cna pensionati: “La scelta del Comune di Pescara di prevedere la prenotazione di mascherine di protezione attraverso la sola modalità online, penalizza fortemente il mondo degli anziani”, dice il presidente provinciale Gaetano Marano, secondo cui “il provvedimento, pur apprezzabile, non fa i conti con la condizione obiettiva di una parte della popolazione, come gli anziani, spesso alle prese con problemi di solitudine, che con il web ha scarsa dimestichezza e che non sempre dispone degli strumenti necessari, come computer o smartphone. Il Comune dovrebbe pertanto attivare al più presto altre modalità per la richiesta, come ad esempio l’istituzione di un numero verde telefonico, consentendo a questa parte della popolazione di accedere con più facilità alla richiesta”.

Al tema della prenotazione, a detta dei pensionati Cna, andrebbe tuttavia collegato anche quello relativo alla distribuzione delle mascherine: “Attualmente, stando sempre a quanto prospettato sul sito del Comune – prosegue Marano – una volta avviata la procedura di richiesta, gli interessati riceveranno una mail o un sms in cui verrà comunicata la modalità di ritiro. Crediamo che per la popolazione ultrasessantacinquenne, cui si raccomanda continuamente di uscire il meno possibile, vada invece favorita, nelle forme e modi che l’amministrazione riterrà più opportuni, la consegna a domicilio”.

“La consegna gratuita della prima partita di mascherine è rivolta a tutta la popolazione pescarese che ne abbia bisogno”, chiarisce a nome della maggioranza di centrodestra il Capogruppo di Forza Italia Roberto Renzetti: “non sono previsti accertamenti reddituali all’Agenza delle Entrate, la richiesta del codice fiscale è finalizzata unicamente a verificare che dallo stesso nucleo familiare non arrivino richieste doppie, e non ci sono altri criteri richiesti fatto salvo il buon senso”

“È evidente che l’invito che arriva dall’amministrazione comunale, e non può essere che un invito, è di dimostrare senso di responsabilità e di consentire la consegna dei primi dispositivi disponibili ai nostri nonni, ovvero ai più fragili, mentre in Comune si sta già lavorando per riuscire ad avere altri stock di mascherine al fine di coprire tutta la cittadinanza”, conclude Renzetti.

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