Pescara, Tasi e Tari: incassati già 10 milioni

Pescara. la prima scadenza Tasi ha permesso al Comune la riscossione di circa 5,5 milioni di euro. E  le casse comunali vedono accrescere il proprio contenuto anche grazie alla Tari, arrivando a quota 10 milioni. A riferirlo, con somma soddisfazione, è l’assessore ai Tributi Bruna Sammassimo, che rimanda al mittente le accuse dell’opposizione e commenta: “Altro che flop: un risultato molto soddisfacente, siamo in linea con quanto previsto in bilancio”.

Ma dopo l’entrata in dissesto controllato, aumentano le critiche nei confronti dell’amministrazione Alessandrini, che paga ancora lo scotto di aver applicato le aliquote massime sui tributi locali. Il centrosinistra continua a giustificare la scelta come obbligata per coprire il buco trovato in eredità: “Le casse comunali, lasciate da Mascia e company. al 16 giugno avevano uno scoperto di Tesoreria di 26,5 milioni di euro, pagamenti da effettuare presso la Ragioneria per 32,3 milioni di euro, unn disavanzo di amministrazione di 4,5 milioni di euro da coprire nel Bilancio 2014 e somme vincolate utilizzate per spese correnti pari a 13,5 milioni di euro da coprire”, ribadisce l’assessore Sammassimo.

Quindi il contrattacco verso chi, fino a pochi mesi fa al governo della città, ora accusa l’Esecutivo di Alessandrini: “L’Amministrazione Mascia e tutto il centrodestra non ha provveduto nei tempi previsti a regolamentare la nuova tassa sui rifiuti e a curarne la relativa riscossione, facendo irresponsabilmente perdere ai contribuenti anche il vantaggio di una rateizzazione in tre soluzioni, come accadeva in passato”, conclude Bruna Sammassimo.

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