Pescara, protestano contro l’illegalità a Rancitelli: aggrediti con petardi e minacce

Pescara. Momenti di tensione questa mattina a Rancitelli nel corso la conferenza stampa del vice presidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari, che si è recato sul posto per raccogliere il grido di aiuto di alcuni residenti in via Lago di Borgiano.

Insulti, minacce e petardi contro il presidio di cittadini e soprattutto contro lo stesso Pettinari che stava mostrando il degrado della zona e denunciando lo spaccio e le occupazioni abusive. A ripristinare la sicurezza è stato l’arrivo delle pattuglie di polizia e carabinieri che poi hanno eseguito diversi passaggi nel perimetro per tutto il tempo della conferenza.
“Non sono certo queste azioni intimidatorie a fermare la richiesta di legalità nelle periferie di Pescara”, commenta Pettinari, “Chi usa le case popolari per delinquere certo non ci vuole qui a puntare il faro su quanto accade in questi palazzoni, ma se pensano che ci fermeremo si sbagliano di grosso. I cittadini lamentano la presenza di occupanti abusivi o assegnatari senza diritto che continuano a utilizzare le case Ater, di proprietà di Regione Abruzzo, per lo spaccio di droga e altre attività illecite. A queste gravi situazioni si aggiungono fastidi di ordine pubblico come la musica ad alto volume e gli schiamazzi a ogni ora del giorno e della notte che, seppur non gravi se perpetuati quotidianamente, rendono la vivibilità del quartiere bassissima”.
“Queste case – spiega Pettinari –  vengono usate come vere e proprie raffinerie o fortini della droga. I cittadini onesti vogliono lanciare un grido forte e disperato all’amministrazione comunale e alla Regione Abruzzo affinché venga applicata la legge 96/96 – continua il vice presidente del Consiglio regionale – che permette di verificare i requisiti di chi è assegnatario delle abitazioni e cacciare gli occupanti abusivi o coloro che non hanno più diritto perché decaduto secondo i parametri normativi”.
“Quello che sta accadendo non è certo una novità per noi, abbiamo sempre sostenuto che con l’abbattimento del Ferro di cavallo gli abusivi e criminali del quartiere sarebbero andati ad occupare le abitazioni nelle strade limitrofe. E così avviene in via Lago di Borgiano, dove le pochissime famiglie allontanate dal Ferro di Cavallo sembra abbiano già occupato delle abitazioni”, incalza il pentastellato, “l’abbattimento sta causando questo disastro, sia in via lago di Borgiano che in via lago di Capestrano. E proprio in Via Lago di Capestrano abbiamo visitato il parco e abbiamo trovato una situazione che mi ha fatto davvero male: mentre tossici e ubriachi bivaccano ci sono bambini piccolissimi che giocano al loro fianco. Una scena di degrado sociale inaccettabile. Non possiamo permettere che i bambini si abituino a queste scene, che diventino normali agli occhi delle future generazioni. Ho detto mille volte che i parchi nelle periferie devono essere sottoposti a controlli ferrei perché sono luoghi in cui il degrado è maggiore. Se non lo controlli il parco è meglio non farlo perché diventa solo un ricettacolo di sporcizia e tossici”.
“Ci sono famiglie che guadagnano anche tremila euro al giorno con lo spaccio di droga e ne pagano a malapena dieci ogni mese per rimanere all’interno di un alloggio. E tutto questo è inaccettabile. È il momento che le istituzioni, il Sindaco di Pescara, il Presidente di Regione Abruzzo, facciano qualcosa di risolutivo. La strada gliela mostriamo da un decennio, ora la percorrano e aiutino una volta per tutte i cittadini onesti”, conclude Pettinari.
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