La nipote di Mussolini nella sala del Comune di Pescara, sinistra e Anpi: “Basta provocazioni fasciste”

Pescara. “Nello stesso giorno in cui a Roma i sindacati confederali manifesteranno dopo l’aggressione fascista subita dalla Cgil, la sala consiliare del Comune di Pescara ospiterà la nipote di Benito Mussolini per presentare il suo libro su Rachele Mussolini, con l’intervento di relatori che sul sito Ognoradesto.it arrivano a definire la marcia su Roma una delle più gloriose pagine della storia dell’umanità”.

Lo si legge in una nota del Partito Democratico di Pescara, in vista dell’evento con Edda Negri Mussolini. “Siamo di fronte ad una vera e propria provocazione – denunciano il segretario provinciale del Partito democratico Nicola Maiale, il segretario cittadino Antonio Caroselli ed il capogruppo in Consiglio Comunale Piero Giampietro – ed è inquietante che a presentare un libro molto discusso siano esponenti di un’associazione che sul web propongono ricostruzioni storiche del tutto fantasiose e arrivano anche a ironizzare sul presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Chiediamo immediatamente che la giunta Masci prenda le distanze da questa provocazione e che il presidente del Consiglio comunale revochi la disponibilità della sala consiliare, che è la sala di tutti i pescaresi, e annulli i suoi saluti istituzionali previsti nel programma. Quello che è avvenuto sabato scorso a Roma dimostra che bisogna alzare la guardia, non aprire le porte del Palazzo di città ai nostalgici del fascismo”.

Anche per questo i gruppi consiliari del Partito democratico, della Lista Sclocco Sindaco e di Pescara Città Aperta hanno presentato un ordine del giorno che sarà discusso nella seduta di oggi del Consiglio Comunale per ribadire il netto no dei pescaresi ad ogni fascismo.

E la sezione pescarese dell’Anpi punta il dito anche contro i presentatori dell’evento: “Fabrizio Piscione e Domenico di Carmine: il primo, che il 29 luglio fa gli auguri al duce, anzi, al Duce, con un eloquente fotomontaggio che ritrae mussolini che ‘saluta romanamente’ dalla torre del Comune(in foto, Ndr.); il secondo, che il 28 ottobre dello scorso anno saluta la marcia su Roma come ‘una delle più gloriose pagine della storia dell’umanità’, sono rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione ‘Non vogliamo encomi – W Solidarietà Sociale Italiana associazione dannunziana di promozione sociale’. Non è difficile capire di cosa si tratti –  prosegue l’associazione partigiani -ed allora chiediamo: come è possibile che la casa delle cittadine e dei cittadini possa ospitare una cosa simile? Con tanto di saluti istituzionali da parte del Presidente del Consiglio comunale? Cosa hanno di istituzionale i partecipanti a questa kermesse?”.

“Crediamo che Pescara non meriti questo affronto e, nel giorno in cui si ricorda la retata nel ghetto di Roma e si manifesta contro i fascismi affinché quel che è accaduto il 9 ottobre non debba mai più accadere, auspichiamo che l’Amministrazione prenda le distanze da questa iniziativa, palesemente volta a riabilitare il fascismo, negando la sala consiliare o, almeno, annullando i previsti saluti istituzionali”, conclude la note dell’Anpi.

La polemica dilaga: “È molto grave che venga autorizzata un’iniziativa di aperta apologia del fascismo e della dittatura di Mussolini nell’aula consiliare del Comune. Ancor più grave che il Presidente del Consiglio Marcello Antonelli abbia concesso l’aula e accettato di portare il suo saluto”, afferma il segretario provinciale di Rifondazione comunista, Corrado Di Sante, che prosegue, “Antonelli nella sua lunga carriera politica ha cambiato un numero infinito di partiti approdando di recente alla Lega. Per il suo peregrinare di partito in partito dovrebbe apprezzare il pluralismo che fu abolito dopo la marcia su Roma che dai curatori dell’iniziativa viene celebrata come un evento positivo. La realtà è che la destra non riesce proprio a prendere le distanze dai nostalgici della dittatura. Chiediamo al Presidente del Consiglio Comunale di revocare autorizzazione”.

 

La stessa richiesta arriva da Pierpaolo Di Brigida, segretario provinciale di Sinistra italiana, che chiede di “revocare l’autorizzazione della sala consiliare per tale evento, in un clima pericoloso non dobbiamo cedere e concedere in alcun modo luoghi e spazi della democrazia ai fascisti”.

“Vanno condannati e combattuti”, rimarca Di Brigida, “In questi giorni in cui movimenti fascisti e populisti cavalcano le proteste per riacquistare un’agibilità politica con parole d’ordine pericolose chiediamo a tutti i cittadini democratici di vigilare e contrastare tali eventi, per questo come Sinistra italiana parteciperemo alla manifestazione Mai più fascismi indetta dai sindacati Cgil Cisl e Uil a Roma proprio il 16 ottobre”.

Il segretario provinciale di Articolo Uno Pescara-Mdp, Francesco D’Agresta, ha richiesto l’intervento del prefetto, commentando: “Siamo oltre l’immaginabile faremo sentire la nostra voce fisicamente e in Consiglio, ma adesso è ora che intervenga il Prefetto”.

MASCI: RICONSIDERARE L’EVENTO

“In merito alla presentazione del libro su Rachele Mussolini nella Sala consiliare del Comune di Pescara – risponde il ha spiegato – si ricorda e si evidenzia che la disponibilità della stessa è nella piena competenza gestionale del Presidente del Consiglio comunale, che l’assegna a coloro che ne fanno richiesta così come disciplinato dal regolamento comunale”.

“Personalmente – ha aggiunto il sindaco di Pescara – non ero stato in alcun modo avvertito di questa iniziativa. Non ne ero assolutamente a conoscenza; appena ho appreso della cosa ho immediatamente invitato il Presidente del Consiglio comunale a riconsiderare l’opportunità della presentazione del volume nella Sala consiliare in questo particolare frangente storico e politico”.

Impostazioni privacy