Pescara, il Consiglio torna in presenza dopo la pandemia per la cittadinanza a Zaki

Pescara. Il consiglio comunale di Pescara torna oggi riunirsi nuovamente in presenza, dopo l’ultima fase dell’emergenza Covid, e vedrà l’arrivo in aula della proposta di conferimento della cittadinanza onoraria a Patrick Zaki, lo studente egiziano iscritto all’Università di Bologna, detenuto da ormai 16 mesi nel carcere di Tora, a Il Cairo, con l’accusa di aver diffuso notizie false e propaganda sovversiva attraverso i suoi canali social, e ancora in attesa di un processo continuamente rinviato in nome dell’emergenza Covid.

La seduta sarà accompagnata dalla presenza, per l’occasione, del Prefetto di Pescara Giancarlo Di Vincenzo e della prorettrice dell’Università Alma Mater, in collegamento da Bologna.

L’iniziativa, partita da un ordine del giorno del Movimento 5 Stelle approvato all’unanimità, porterà quindi anche la città di Pescara tra gli oltre 70 comuni italiani che hanno già aderito al progetto “100 città con Patrick”, idea lanciata dall’organizzazione no-profit Go Fair, a cui sempre più Comuni italiani stanno rispondendo, nel tentativo di tenere alta l’attenzione ed esercitare pressioni su chi oggi ha la possibilità di intervenire nella vicenda.

“La storia di Patrick Zaki ha innescato una grande mobilitazione nazionale ed internazionale, e in quest’ottica è un segnale significativo che anche la città di Pescara accolga Patrick come suo cittadino onorario – commenta con soddisfazione il consigliere M5S Paolo Sola, primo firmatario dell’ordine del giorno – per ribadire come anche la nostra comunità riconosca i valori della libertà di pensiero, di espressione e di partecipazione pubblica quali princìpi inalienabili e che vanno difesi senza confini territoriali né ideologici”.

“Siamo molto soddisfatti che Pescara, anche come polo universitario che accoglie tanti studenti dall’estero, si renda parte integrante di una comunità internazionale – conclude Sola – in cui ciascuno ha il dovere di impegnarsi per il rispetto e la difesa dei diritti di tutti. E oggi anche noi accogliamo simbolicamente questo giovane studente, unendoci idealmente a tutti coloro che credono nella giustizia e nella difesa dei diritti civili, sperando di poterlo abbracciare presto come un nostro concittadino”

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