Pescara, scade la Tasi: il centrodestra inscena il Tax Day

Pescara. Sit-in dei partiti di centrodestra a Pescara davanti alle Poste centrali per protestare “contro l’aumento delle tasse al livello massimo e il raddoppio dell’addizionale Irpef”, nel giorno in cui molti pescaresi si sono recati a pagare la Tasi all’ultima data utile prima di incorrere in sanzioni. “A causa dell’aumento delle tasse – ha detto Vincenzo D’Incecco, vice capogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara – questi due mesi saranno pesantissimi per i cittadini pescaresi. Abbiamo cercato in consiglio comunale di evitare questa stangata, purtroppo la maggioranza e’ stata sorda. Oggi quindi siamo qui per difendere gli interessi dei cittadini e per dimostrare che noi invece abbiamo cercato in questi anni di evitare l’aumento delle tasse”. “In questi mesi – ha sostenuto Guerino Testa, capogruppo Nuovo Centrodestra – abbiamo cercato di evitare questo salasso. Questa possibilita’ c’era perche’ – ha spiegato – si poteva mitigare la tassazione fiscale riducendo le spese discrezionali e utilizzando al meglio i 2 milioni e 100 mila euro che sono arrivati inaspettatamente il 19 settembre scorso. Cio’ pero’ non e’ stato fatto e l’amministrazione ha dimostrato di essere sorda rispetto alle richieste dell’opposizione e di non vedere quello che avviene nella realta’ di tutti i giorni”. “Pescara – ha sottolineato Armando Foschi, Fratelli d’Italia – e’ passata da citta’ meno tassata a quella piu’ tassata d’Italia. Anche l’anno scorso c’erano meno trasferimenti di risorse da parte dello Stato e della Regione, il centro destra pero’ non solo non ha aumentato la tassa sui rifiuti, l’irpef e l’Imu, ma ha anche continuato a garantire i servizi”. “Siamo scesi in piazza – ha evidenziato Carlo Masci capogruppo Pescara Futura – perche’ Pescara e’ diventata la citta’ piu’ tassata d’Italia. Oggi abbiamo questo triste record grazie alla giunta Alessandrini-Del Vecchio. L’anno scorso le aliquote erano le piu’ basse d’Italia, oggi sono al massimo e ovviamente manifestiamo contro questo situazione. Abbiamo fatto gia’ sentire la nostra voce in consiglio comunale e continueremo a farlo nei prossimi anni per cercare di far abbassare le tasse. Alessandrini e Del Vecchio pero’ hanno altri obiettivi in quanto hanno bisogno di risorse per fare contratti e consulenze”. “E’ in arrivo – ha detto Lorenzo Sospiri capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale – la tempesta perfetta sulle famiglie abruzzesi e in particolare pescaresi. Oltre alla manovra da 20 milioni di euro di nuove tasse, di cui oggi si pagano i primi acconti, il primo atto ufficiale del nuovo commissario alla sanita’ e presidente della Regione Luciano D’Alfonso e’ stato quello di introdurre il ticket sulla riabilitazione per disabili ed anziani con una ricaduta economica sulle famiglie di circa 1000-1500 euro. Noi non protestiamo solo ma abbiamo anche avanzato delle proposte per mitigare questa tempesta perfetta. In Regione, come e’ noto, evitando almeno fino alla fine di quest’anno questo esborso, ma anche in Comune perche’ molte delle accise che prima erano le piu’ basse d’Abruzzo potevano essere mitigate”.

ALESSANDRINI: PROTESTA INUTILE E DANNOSA

“Sulle tasse e’ necessario andare oltre il gioco delle parti e avere il coraggio delle proprie affermazioni. Prima raccogli i fatti, cosi’, in seguito, potrai distorcerli come ti pare scriveva Mark Twain”. Esordisce cosi’, in una nota, il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, commentando il sit-in di stamani del centrodestra contro il caro tasse. Una protesta che definisce “inutile e dannosa”. “La verita’ dei fatti – sostiene il sindaco – e’ che l’opposizione cerca di alimentare gli istinti piu’ bassi della popolazione non avendo espresso ne’ responsabilita’, ne’ sincerita’, ne’ scuse alla cittadinanza sullo stato dei conti del Comune, ricordo che chi protesta non ha votato il bilancio di cui e’ stato artefice e nega un’evidenza che invece e’ nei numeri, verificabile da chiunque. Noi avevamo l’esigenza di salvaguardare i conti, ed e’ un ruolo che abbiamo preso subito in carico: con le imposte abbiamo dovuto reperire circa 18 milioni, abbiamo operato tagli per circa 4 milioni, ma ancora non e’ stato sufficiente per appianare un disavanzo di ulteriori 4 milioni e rotti di euro che, torniamo a precisare, noi non abbiamo generato. Il tragitto – prosegue Alessandrini – e’ ancora impegnativo e abbiamo la consapevolezza che alla Pubblica Amministrazione e’ imposto rigore: non e’ piu’ il tempo della finanza allegra e dei trasferimenti a pioggia che una volta rendevano i Comuni dispensatori di risorse. Vogliamo affrontare con responsabilita’ e non con demagogia questo periodo, chiediamo sacrifici alla citta’, ma li facciamo anche noi: ricordo – conclude il primo cittadino – che il sindaco e la Giunta si sono tagliati le indennita’ e che le famigerate spese per lo staff sventolate dagli oppositori come pietra dello scandalo di questa Amministrazione, sono meno di un terzo di quelle sostenute dalla precedente”.

PRESUTTI: DISSESTO COLPA DEL CENTRODESTRA

“Fanno bene i consiglieri di centrodestra a farsi trovare all’ingresso delle Poste Centrali di corso Vittorio Emanuele in questo ultimo giorno del versamento della prima rata della Tasi. In effetti, e’ giusto che i cittadini, nel pagare le tasse, possano incontrare gli amministratori che hanno gestito il Comune negli ultimi 5 anni in modo cosi’ dissennato sul piano finanziario, da portare l’Ente in una condizione fallimentare tale da non consentire a chi oggi amministra Pescara di poter stabilire aliquote piu’ lievi per la Tasi, malgrado i pesanti tagli effettuati al bilancio (circa 7 milioni di euro). Cosi’, in una nota, il capogruppo del Pd al consiglio comunale di Pescara Marco Presutti. “Meraviglia – aggiunge – che in questo modo abbiano voluto imporsi da soli una sorta di gogna camuffata, che vorrebbe buttare su altri la colpa della situazione presente. E’ un doppio errore di comunicazione, sia perche’ i cittadini sono perfettamente consapevoli della situazione e non si lasciano ingannare da coloro che hanno gia’ bocciato per il loro operato fallimentare, sia perche’ in questo modo si radica la convinzione che i ‘politici parlano con lingua doppia’. Almeno sui numeri di bilancio si dovrebbe essere sempre veritieri, poiche’ quando si e’ causa di gravi sacrifici per la comunita’ e’ necessario, se non scusarsi, almeno rispondere sinceramente di quanto si e’ commesso. Altrimenti – osserva Presutti – si e’ irresponsabili, ovvero incompatibili con un mandato popolare che richiede come prima condizione quella di rispondere in modo onesto e trasparente dell’operato svolto. Infine una nota di metodo, se non di colore. Non stupisce che questa manifestazione sia stata organizzata nell’ultimo giorno del versamento. Sono stati specialisti nel fare tutto all’ultimo momento: dai bilanci ai cantieri. Gli effetti si vedono”.

 

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