Pescara, pista ciclabile lungomare: “Sparito il cordolo”

Pescara.  “Il precedente conferma la regola: dopo Montesilvano, anche Pescara infligge un taglio alla pista ciclabile regionale Bike to coast in modo rapido e indolore”.

E’ del consigliere regionale Pd Antonio Blasioli la denuncia sulla rimozione del cordolo che separava la pista ciclabile dalla strada, realizzato dal progetto di unificazione dei percorsi sostenibili rivieraschi.

“Così i ciclisti per continuare il tragitto su due ruote, devono effettuare un giro largo e attraversare in curva un incrocio, attraversato da bus e auto, mentre prima procedevano in maniera rettilinea e riparata da un cordolo che ora è stato eliminato”, sottolinea Blasioli.

“Un intervento rapido, scandito da un’ordinanza del 9 giugno scorso”, attacca il Dem, “ma sarebbe utile capire dal Comune quale sia la progettualità a monte e la ditta esecutrice, nonché se la modifica è in regola con quanto stabilisce il Decreto Ministeriale per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili, vista la tortuosità del percorso attuale. Altro dubbio sostanziale è se sia stata interpellata la Soprintendenza per effettuare la valutazione paesaggistica che è prevista per i lavori di questo genere sulla riviera di Pescara”.

“Sapere tutto questo è utile anche per capire se a spingere la modifica sia davvero un’esigenza collettiva o una richiesta specifica, come fa presupporre la sola realizzazione degli stalli di sosta, anziché il mancato spostamento della fermata del bus, che rimane su strada a bloccare il traffico e che avrebbe potuto offrire una parvenza organica di progettualità al provvedimento, che non sembra ispirato da un ragionamento complessivo di tutela delle utenze deboli e degli stessi automobilisti, ma da un ennesimo pubblico favore ai danni dell’interesse collettivo e della sicurezza di ciclisti e pedoni”, conclude Blasioli.

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