Pescara, sfiducia in Provincia: il centrodestra si prepara ad opporsi

provincia_palazzoPescara. Il centrodestra non incassa la sfiducia proposta dal ‘gruppo dei 13’ e ribatte alle opposizioni: “Il bilancio ripara i danni del maltempo”.

I gruppi di centrodestra alla Provincia di Pescara rispondono al centrosinistra, che ieri ha presentato una mozione di sfiducia al presidente del Consiglio Giorgio De Luca e ai presidenti di commissione, e annunciano il voto contrario in aula. In attesa della convocazione dell’apposita seduta del Consiglio, i consiglieri Angelo Faieta, Francesco Cola e Gabriele reagiscono all’annuncio del cosiddetto ‘gruppo dei 13′, al quale si è aggiunto col passaggio al Pd anche Donatelli, e scrivono in una nota: “Non condividiamo le motivazioni della sfiducia”, ritenendola “infondata”, e dicono che si opporranno. Per i capigruppo di centrodestra, poi, “non sono comprensibili né condivisibili le polemiche sollevate dal centrosinistra sulla variazione di bilancio che destina fondi alla manutenzione delle strade della provincia di Pescara, fortemente danneggiate nell’ultimo periodo da neve e pioggia”. La spending review, affermano, “ha già inciso drammaticamente sulle risorse a disposizione della Provincia per cui deve essere il livello locale a premurarsi di assegnare somme adeguate agli interventi per riparare ai danni ingenti provocati dagli eccezionali eventi meteorici dell’ultimo periodo, che a piu’ riprese hanno martoriato i nostri comuni. Crediamo dunque – proseguono – che la variazione di bilancio predisposta dalla giunta possa essere votata congiuntamente da centrodestra e centrosinistra proprio per assicurare risorse adeguate alle comunita’ dei 46 centri del pescarese, a prescindere dal colore politico delle amministrazioni che governano questi territori. La messa in sicurezza delle strade e’ un’emergenza da fronteggiare subito e il centrosinistra concordera’ sicuramente su questo aspetto facendo prevalere il buonsenso e la logica del buongoverno di fronte a battaglie politiche che i cittadini, ma anche i sindaci, non capirebbero ne’ accetterebbero in questo momento difficilissimo per il Paese”.

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