Nuova Pescara: “Rinviare tutto al 2024”

Pescara. “La Nuova Pescara non potrà mai nascere entro il primo gennaio 2022: dopo aver infatti perso altri sei mesi di tempo tra candidature, elezioni e attività senatoriali, è evidente che la legge per l’accorpamento dei comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore, non potrà mai completare il proprio iter per quella data sovrapponendosi a nuove elezioni comunali e regionali”.

A sollevare la polemica è stata la coalizione di centrodestra al Comune di Pescara, che chiede di far slittare la scadenza ultima al primo gennaio 2024 per dare vita alla nuova entità amministrativa.

“Nel frattempo – spiegano i consiglieri comunali di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Pescara Futura e Lega – vanno risolti i problemi, a partire dall’assenza della dotazione finanziaria che, necessariamente, per i primi dieci anni dovrà accompagnare la crescita del Comune e che dev’essere pari almeno a 1milione 800mila euro l’anno, cifra ben lontana dai 300mila euro previsti dal Pd. La richiesta di slittamento formulata da tutta la coalizione di centro-destra approderà domani nella Commissione Consiliare regionale che tornerà a riunirsi sul tema, attraverso la voce del Capogruppo di Forza Italia alla Regione, Lorenzo Sospiri, l’unico eletto del centrodestra quale figura di riferimento per i tre comuni interessati dal provvedimento”.

Da Montesilvano, invece, si alza quella del sindaco Maragno che, con una lettera inviata al Governatore D’Alfonso, lamenta: “I Comuni sono stati esclusi dalla redazione della proposta di legge regionale per la fusione”.

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