Pescara, mozione di sfiducia per il sindaco Mascia

pignoliPescara. Mozione di sfiducia contro il sindaco Albore Mascia. A presentarla, dopo l’uscita del gruppo Udc dalla maggioranza, sono Pignoli (Fli) e i capigruppo d’opposizione in consiglio comunale. Tutti pronti a “staccare la spina al governo zombie”.

L’uscita dei 5 consiglieri comunali dell’Udc dalla maggioranza di centrodestra, giustificata dal capogruppo Dogali dalle distanze sulle politiche del sociale e dell’austerity adottate dalla giunta Mascia, ha aperto il varco all’opposizione per arrivare alla tanto attesta ‘spallata’.

E’ il capogruppo Fli Massimiliano Pignoli il primo firmatario della mozione di sfiducia che verrà presentata in consiglio, supportata da Pd, Idv e Sel. Pignoli, con i capigruppo Di Pietrantonio, Sulpizio e Di Iacovo, hanno presentato e motivato la mozione questa mattina in una conferenza stampa. “E’ ora arrivato il momento di verificare se questa amministrazione ha i piedi per camminare da sola”, spiega Pignoli, “e se abbia ancora i numeri per governare. Noi riteniamo di no, a meno che, quanto accaduto l’altro giorno, sia il frutto di una manovra politica messa in atto da parte dell’Udc per una mera questione di poltrone”. In ballo, infatti, anche la querelle legata all’assessore Serraiocco, membro non eletto e insediato nella giunta proprio dall’unione di centro, per poi dichiararsi “Uomo di Mascia” e quindi essere disconosciuto dal partito al momento di abbandonare la maggioranza. Dogali, presentando la lettera di uscita al sindaco ha motivato che la richiesta e mancata sostituzione dell’assessore era da ritenersi una delle cause scatenanti. “Noi non lo crediamo”, ha detto ancora Pignoli, “visto che il capogruppo dell’Udc  Dogali ha parlato più volte di dissesto finanziario e di problemi che riguardano l’amministrazione della città”.

I vertici dell’opposizione, quindi, hanno basato la sfiducia sull’annoso problema dell’immobilismo che paralizzerebbe l’operato del centrodestra: “Questo ora non è più semplicemente un governo immobile, ma un governo zombie”, ha commentato Giovanni Di Iacovo, “La città ha urgenze a cui continuano a non riuscire a dare risposte. E’ necessario staccare la spina e ridare vita e speranza a questa città”, ha aggiunto il consigliere Sel. “Noi riteniamo che ci siano le fondamenta per mandare a casa questi signori e chi ha portato Pescara sul lastrico”, ha proseguito Pignoli, “La nostra città è ferma e immobile da quattro anni. Ora ci aspettiamo che l’Udc voti la mozione di sfiducia con le altre forze di opposizione, staccando definitivamente la spina alla Giunta Mascia. Se così non fosse”, ha concluso il proponente della mozione, “continuerebbe a mantenere quell’atteggiamento ambiguo che ha avuto negli ultimi due anni, consentendo di allungare l’agonia di questa amministrazione, politicamente incapace”.

 

La replica del capogruppo del Pdl Armando Foschi

“Ormai il consigliere Pignoli ci ha abbondantemente abituati alla sua ‘politica della chiacchiere’ e degli slogan e, mentre siamo ancora in attesa dell’annunciata ‘invasione’ della Sala consiliare con eserciti di genitori, di residenti dei colli, e di utenti meno abbienti, ecco che ci ‘colora’ folkloristicamente il Natale con l’ultima ‘trovata’ teatrale, la raccolta firme per la mozione di sfiducia al sindaco e alla sua maggioranza. Ovviamente il tutto ben condito con accuse e affermazioni, per la verità anche malpropinate, come quando in aula consiliare, lunedì, ha ripercorso la parabola discendente della Lista Teodoro in giunta, parlando del suo assessore che avrebbe ‘riconsegnato le deleghe al sindaco’. Forse è il caso di correggere l’informazione, e ricordare che il sindaco ha esonerato Teodoro che altrimenti quelle deleghe se le sarebbe tenute ben strette, come ha già fatto dal 2003 al 2008. Ma il tempo, evidentemente, addolcisce anche i ricordi per il consigliere Pignoli. Ora il Pdl con la maggioranza attende di contare alla fine quante saranno le firme su quella mozione di sfiducia. Non possiamo non osservare che, negli ultimi quattro anni, di immobile, al Consiglio comunale, c’è stata solo l’opposizione, immobile come cecchini nel tentativo di impallinare qualunque atto amministrativo teso a garantire lo sviluppo della nostra città, un’opposizione incapace di costruire, ma abile solo a distruggere, confermando, del resto, la politica portata avanti, tra i banchi della maggioranza, dal 2003 al 2009 quando, non possiamo dimenticarlo, in giunta, con il sindaco ‘ingravescente e permanente’, governava anche l’assessore Gianni Teodoro, pigmalione-talent scout-suggeritore del consigliere Pignoli, che mai, caso strano, si è sognato, a suo tempo, di sfiduciare quel sindaco e quella maggioranza sui quali incombevano fantasmi che poi si sono materializzati nel modo più drammatico. Oggi attendiamo, governo non di ‘zombie’, ma di persone concrete abituate a governare non con le chiacchiere del consigliere Di Iacovo, ma con atti reali. Oggi aspettiamo con pazienza, ma credo sia evidente anche al consigliere Pignoli, abituato a guardare il dito anziché la luna, che, se alla fine quella sfiducia non dovesse arrivare, con il proprio operato avrà solo rafforzato la maggioranza. E intanto, ricordando al consigliere Pignoli che il centro-destra tornerà a casa solo quando lo deciderà il popolo sovrano, ci prepariamo a leggere il prefisso telefonico di Fli e del consigliere Pignoli alle prossime elezioni”.

   

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