Pescara, il dragaggio del porto non parte

Pescara. “Il dragaggio del fiume, annunciato in pompa magna con tanto di task force, summit d’emergenza e concentrazioni di cervelli, oggi non è iniziato”.

Sono i capigruppo di Forza Italia al Comune di Pescara, Marcello Antonelli, e alla Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri, a rimarcare il mancato inizio odierno del dragaggio del porto, dopo l’annuncio fatto sabato mattina dal governatore D’Alfonso.

“Nel porto canale e nel Pescara non c’è alcuna draga in movimento, non è stato rimosso un solo millimetro cubo di fango, e non vediamo alcuna preparazione del cantiere in atto”, sottolineano i forzisti, “Ora attendiamo le spiegazioni della Regione Abruzzo, il cui silenzio odierno stride in maniera clamorosa con i proclami delle ultime quarantotto ore. Forse una giustificazione noi la conosciamo: probabilmente se la vasca di colmata, ancora piena dei fanghi del dragaggio precedente, fosse stata svuotata come prevedeva l’appalto del 2014, oggi non avremmo avuto problemi a ricominciare l’escavazione dei fondali del porto, avendo un’area disponibile in cui andare a posizionare il materiale. Anzi, probabilmente non saremmo arrivati al punto di non-ritorno prima di ricominciare l’intervento, e nessun peschereccio sarebbe rimasto incagliato”.

DAL DRAGAGGIO AL RIPASCIMENTO SOMMERSO

Nel pomeriggio di oggi a Palazzo di Città si è svolta una riunione operativa sul ripascimento “sommerso”, vale a dire la possibilità di depositare il materiale dragato dai porti che risulti compatibile con i parametri di legge per l’utilizzo nei fondali marini erosi. Alla riunione erano presenti il sindaco Marco Alessandrini e il consigliere delegato al mare Riccardo Padovano per il Comune di Pescara, il sindaco di Ortona Leo Castiglione, il sindaco di Casalbordino Filippo Marinucci, l’assessore al Demanio Sandra Ferri per il Comune di Francavilla, Camillo D’Alessandro coordinatore della Maggioranza di Governo della Regione Abruzzo, il direttore dell’Arta Abruzzo Francesco Chiavaroli.

“Per la prima volta i maggiori Comuni della costa si sono riuniti per stabilire un piano strategico di azione a tutela della costa e della sua economia – dichiarano con una nota congiunta le parti alla fine della riunione – La riunione è stata utile a stabilire un gruppo di lavoro che individui sull’Abruzzo i luoghi dove poter stoccare il materiale di risulta dei dragaggi, che sia compatibile con la proposta di ripascimento sommerso. L’Arta ha dato la sua piena disponibilità a collaborare in tal senso. Si tratta di un passo importante, perché una tale eventualità consentirà di effettuare la manutenzione ordinaria delle infrastrutture portuali e, al contempo, sarà utile, ove le analisi sui materiali rilevino la compatibilità con i parametri richiesti dalla legge per l’utilizzo, a ricostituire i fondali erosi fra la battigia e le scogliere, attenuando, così, la forza erosiva delle mareggiate”.

“Si tratta – conclude la nota –  di una tecnica già operativa su alcuni comuni rivieraschi (Casalbordino e Giulianova) e che ha dato dei buoni effetti, che in questo modo potrebbe diventare una pratica sostenibile sia in termini di economie che di azione a manutenzione della costa e delle infrastrutture che vi operano e delle economie collegate”.

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