Pescara, “passerella” di Renzi nella scuola dei crolli: si alza la protesta della sinistra

Pescara. La tappa pescarese del giro d’Italia in treno di Matteo Renzi prevede la visita all’istituto Albeghiero De Cecco, la scuola dove, qualche anno fa, proprio durante il progetto “Scuole Sicure” dell’ex Governo renziano, una parte di intonaco si staccò dal soffitto di un’aula ferendo due studenti.

E sull’onda anche delle contestazioni subite dall’ex premier lo scorso anno nel capoluogo adriatico, quando a pochi giorni dal Referendum Costituzionale venne fortemente contestato da migliaia di persone, si alza nuovamente la protesta da parte di quel mondo della scuola che si accinge a visitare per la sua campagna elettorale.
“Con quale faccia l’ex Premier, artefice della contestatissima Legge 107 che ha conferito un potere quasi assoluto ai Dirigenti Scolastici, che ha istituto le 200 e 400 ore di Alternanza scuola-lavoro che nell’anno in cui entrano a pieno regime sono esplose con tutte le loro contraddizioni, che non ha stanziato fondi per il Diritto allo Studio, si presenta oggi per incontrare il mondo che più lo ha contestato nel corso del suo mandato?”: a dirlo in una nota sono i rappresentanti di Collettivo Studentesco, Flc Cgil e Sinistra Italiana.
“Inoltre è assurdo che una scuola debba ospitare una passerella elettorale”, affermano Saverio Gileno, Letizia D’Alberto e Nicola Trotta, “l’incontro di un Segretario di partito, canditato alle prossime elezioni Governative, non può essere considerata una visita Istituzionale o di cortesia”.
“Continuiamo ad opporci”, concludono, “a questo modello di ‘non scuola’, contestiamo con forza la passerella di Matteo Renzi e del Pd abruzzese perché siamo per un modello di scuola davvero inclusiva, solidale, comunitaria, mai piegata alle regole della società di mercato”.
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