Pescara, maggioranza in crisi. Il sindaco: “Riflettere su responsabilità”

Pescara. “I lavori del Consiglio Comunale di ieri hanno avuto un’evoluzione che richiama tutti, nessuno escluso, ad una attenta riflessione sulla responsabilità a cui siamo tenuti su questioni così sensibili per la comunità”. Lo afferma il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, a proposito di quanto accaduto ieri sera in Consiglio comunale per quanto riguarda la delibera sul cimitero di San Silvestro.

“Stiamo facendo chiarezza – dice il sindaco – perché le beghe di Consiglio Comunale non possono finire per riflettersi sulla vita o, peggio, sulla dipartita delle persone, come in questo caso con la delibera che non ha avuto l’immediata esecutività. Nella mia esperienza politica non ho mai rivendicato ruoli individuali, né stellette da vantare lungo il percorso: sono a Palazzo di Città per lavorare e quello che abbiamo davanti è un momento davvero cruciale per concretizzare l’impegno di questi tre anni di amministrazione, per rimettere in rotta Pescara”.

“Visto che noi abbiamo tanto lavoro da fare per la città, di fronte alla grandezza e alla quantità delle sfide di cui dobbiamo occuparci, dobbiamo trovare soluzioni realistiche – prosegue – abbiamo la necessità di comporre equilibri, verificheremo ulteriorimente questa via, in difetto ciascuno trarrà le sue conseguenze”.

“Il servizio cimiteriale a San Silvestro – garantisce il primo cittadino – non verrà interrotto: visto che comunque il Consiglio si è determinato a farlo svolgere dalla sua società in-house, con determina dirigenziale oggi il Comune sta provvedendo ad affidare materialmente e provvisoriamente il servizio ad Attiva, il tutto nelle more dell’esecutività della delibera votata ieri in Consiglio”.

“Inoltre stamane abbiamo avuto un incontro con Fidia, fino ad oggi gestore dei servizi per la struttura, affinché possa procedere a definire tutte le attività e operazioni in corso. Parliamo di un servizio pubblico essenziale, che deve essere garantito nell’interesse della comunità, perché è questo che siamo chiamati. Sono incapace di considerare il ruolo pubblico come un ruolo finalizzato ad altro o volto a fini e interessi individuali che allontano dalla vera essenza dell’essere istituzioni”, conclude il sindaco.

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