Montesilvano, Sinistra Italiana dopo la manifestazione anti-accampamento: “Sgombero etnico”

Montesilvano. Dopo la manifestazione di #RiprendiamociMontesilvano e l’allontanamento degli accampati abusivi da pineta e spiaggia, Sinistra Italiana grida allo “Sgombero Etnico”.

“La situazione a Montesilvano sta precipitando”, afferma il segretario regionale di Si, Daniele Licheri, allarmato dagli scontri sfiorati ieri tra gli esponenti del comitato #RiprendiamociMontesilvano e alcuni extracomunitari accampati sulla spiaggia e nella pineta, affiancati da gruppi antifascisti.

“Ha ragione chi invoca un intervento delle forze dell’ordine perchè esiste un problema di sicurezza”; commenta Licheri, “ma servirebbe per fermare chi sta teorizzando e praticando da tempo un vero è proprio sgombero etnico degno del peggiore ku klux klan”.

Licheri attacca anche “la presenza al corteo del vice-sindaco e del presidente del consiglio comunale”, definendolo, “un’altro segnale gravissimo, le istituzioni non possono legittimare azioni del genere. Siamo indignati e preoccupati, cercare lo scontro e da irresponsabili e la “giustizia fai da te” è inaccettabile. Invitiamo il Sindaco e l’amministrazione a prendere le distanze da questa scene raccapricianti”.

RIFONDAZIONE: DEMAGOGIA SULLA PELLE DEGLI ULTIMI

Anche Corrado Di Sante, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, giudica, “davvero grave e incredibile che esponenti della giunta comunale come il vicesindaco De Martinis, il presidente del consiglio Di Pasquale, sfilino nei cortei, promossi dal neo campione del centrodestra Marco Forconi e dai consiglieri Musa e Aliano”. “Facile fare demagogia sulla pelle degli ultimi”, incalza Di Sante, “Ribadiamo che servono politiche abitative, servizi sociali, mediatori culturali, che vuol dire lavoro per tanti giovani e non solo, ed invece le problematiche sociali diventano questioni di ordine pubblico, è un buono modo per non risolvere mai nulla. È quello che vuole il centrodestra, si produco sempre nuove emergenze per una manciata di voti, perché a Montesilvano tra cambiacasacca e interessi di bottega le elezioni sono sempre dalle porte”.

 

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