Pescara-Roma, ferrovia contro autostrada: i progetti di adeguamento a confronto

Pescara. Presentata stamane la proposta del gruppo regionale di Articolo 1 per la modifica e il potenziamento della Rete Ferroviaria Pescara-Roma.

Condotto dagli uffici del Sottosegretariato alla Presidenza della Giunta Regionale con delega all’Ambiente, Mario Mazzocca, in collaborazione con l’ingegner Francesco Scapaticci, lo studio mira al superamento di criticità e inadeguatezze dell’attuale linea ferroviaria Roma-Sulmona-Pescara e propone il rinnovamento del tracciato ferroviario, risalente alla fine del 1880, per consentire l’adeguamento del trasporto merci e passeggeri lungo la linea, ridurre le emissioni di CO e l’incidentalità, favorire il turismo nonché il trasporto intermodale, soprattutto nell’ottica di collegare il porto di Ortona al porto di Civitavecchia.

“La proposta si sostanzia inoltre”, ha spiegato Mazzocca, “di uno studio di dettaglio sulla analisi comparata, sia in termini tecnici ed economici, che sotto il profilo della tempistica di percorrenza, con la proposta di Strada dei Parchi SpA inerente il progetto di variante delle autostrade A24 e A25 ed il relativo ‘Piano Economico Finanziario’ dello scorso luglio 2016. I risultati dimostrano inequivocabilmente come l’adeguamento e potenziamento del solo tratto di linea ferroviaria da Pescara Centrale ad Avezzano ridurrebbe i tempi di percorrenza di almeno 1 ora rispetto agli attuali. Apportando analoghe varianti sulla restante linea (tratto Avezzano-Roma) si otterrebbe una ulteriore notevole riduzione dei tempi di percorrenza nonché dell’inquinamento atmosferico e delle incidentalità. La proposta di Strada dei Parchi determinerebbe, invece, una riduzione dei tempi di percorrenza per il tratto Roma – Pescara pari a soli 39’, e per i tratti Roma – Teramo e Roma – L’Aquila di 14’ ”.

“Il progetto di variante delle autostrade A24 e A25, per come risulta essere concepito, è insostenibile sotto ogni punto di vista”, prosegue Mazzocca, “ma soprattutto sotto il profilo della totale insostenibilità economico-finanziaria dell’intervento. Intervenendo, invece, sulla rete ferroviaria abbiamo dimostrato come investendo i 2/5 (2,97 mld euro) dell’importo stimato da Strada dei Parchi (6,70 mld euro), i tempi di percorrenza da Pescara per Roma si ridurrebbero di un ora, a fronte dei 39 minuti stimati dall’opera di modifica al tracciato autostradale A24-A25”.

“Fin dall’inizio – continua Mazzocca – avemmo l’impressione che il progetto di variante delle autostrade A24 e A25, nel perseguire il dichiarato obiettivo della “messa in sicurezza” dell’infrastruttura, assomigliasse più ad uno “specchietto per le allodole” per distogliere l’attenzione dal vero tema della questione, ovvero quello della necessità di effettuare una generale opera di manutenzione (ordinaria e/o straordinaria) da realizzare con costi certi e di altrettanto certa provenienza. A tal riguardo, si ricorda come Strada dei Parchi deve assolvere all’obbligo – contrattuale e di legge – di mettere in sicurezza e adeguare sismicamente l’intera infrastruttura. Le ispezioni programmate per la prima decade di maggio e annunciate da Strada dei Parchi, non interessano i viadotti di Cocullo e della valle peligna, ma altri scelti dal gestore l’autostrada in quanto costruiti un anno prima degli altri, nel 1968. Per l’esattezza sono 8 viadotti: Della Noce (km 27), Cannuccette (km 28) e Santo Stefano (km 29), nei pressi di Castel Madama, Pietrasecca (km 60) nel Comune di Carsoli, Pié di Pago III (km 70) e fiume Salto (km 71), nei pressi di Torano, valle Orsara (km 85) e Fornaca (km 92) tra i Comuni di Lucoli e dell’Aquila. Mancano ancora all’appello, dunque, decine di tratti rialzati su cui bisognerebbe intervenire con assoluta priorità, come hanno chiesto più volte associazioni, comitati cittadini e movimenti”.

“Va, infine, sottolineato – conclude Mazzocca – che il concessionario dell’autostrada è obbligato (legge 228/2012) all’adeguamento sismico e alla messa in sicurezza. L’impegno di spesa previsto è di 1 miliardo e 200 milioni di euro, ma il progetto giace a Roma nonostante il ministero delle infrastrutture abbia ribadito che sono necessari interventi sul tracciato autostradale così com’è, compresi i viadotti. Quanto sopra anche in considerazione della particolare classificazione delle autostrade A24 e A25, individuate come strategiche per finalità di protezione civile”.

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