Pescara, ‘Due mesi per spartire le poltrone’. Santilli al Commercio, su Facebook la protesta contro ‘la sedia vuota’ della cultura

palusci_santilliPescara. Due mesi di deleghe vacanti: il Pd torna alla carica contro la “spartizione di poltrone” del centrodestra che tiene alcuni importanti settori dell’amministrazione cittadina senza assessori, dopo le dimissioni di Cardelli, Seller e Cazzaniga.

“La maggioranza di centrodestra con a capo il Sindaco Mascia che governa questa città a distanza di circa 2 mesi non è in grado ancora di dare alla città un’amministrazione completa e operativa capace di intervenire sulle tante emergenze e necessità di Pescara”. Dopo le dimissioni del 4 gennaio scorso dei componenti della lista Pescara Futura dalla Giunta Albore Mascia, il sindaco non ha ancora provveduto a completare il rimpasto della sua squadra esecutiva: questa la polemica ribadita oggi dal gruppo consiliare del Pd nel corso di una conferenza stampa. “Il Vice Presidente del Consiglio non è stato ancora individuato e tanto meno nominato con il rischio che i consigli comunali dovranno essere annullati, come previsto dal regolamento”, afferma il capogruppo Moreno Di Pietrantonio, che incalza, “in una città che conta più di 5.000 attività commerciali gli Assessori al Commercio, Turismo e Cultura mancano da più di 2 mesi e non sono state ancora assegnate le deleghe pur avendo già nominati due assessori”. Santilli e Palusci, infatti, sono i due nuovi assessori nominati, l’11 gennaio, in luogo dei dimissionari, ma non si sono ancora visti assegnare alcuna funzione: “Questa situazione sta diventando inaccettabile, non ci interessa il numero degli assessori ma ci interessa che qualcuno si occupi di settori strategici, trainanti e vitali della nostra città”, commenta ancora Di Pietrantonio, “le beghe politiche, le lotte per accaparrarsi poltrone tra i partiti della maggioranza di centrodestra non possono essere fatti pagare ulteriormente alla città”. Per il Pd, infatti, risiede nell’annosa querelle intestina alla coalizione che fa da base a Mascia il procrastinarsi dell’assegnazione delle deleghe: “Una maggioranza che continua a reggersi sulla spartizione di poltrone e non sul programma da realizzare per la città non può che dare questo triste spettacolo. La dimostrazione è che sono stati nominati nuovi assessori con notevole dispendio di risorse, senza deleghe da più di due mesi, praticamente non sanno di cosa occuparsi. I cittadini di Pescara devono attendere i risultati del Congresso del Pdl, incredibile ma vero”, conclude il capogruppo democratico.

Santilli assessore al Commercio. In coincidenza con la polemica del Pd, il sindaco Albore Mascia ha assegnato oggi a Gianni Santilli, già ex vicepresidente del Consiglio comunale e delegato al Verde, parte delle deleghe dell’ex assessore Stefano Cardelli: si occuperà di Commercio, Artigianato e industria, Pesca, Mercato ittico, Mercati per il Commercio Fisso, Mercati per il commercio ambulante ed Esercizi pubblici. Il provvedimento è già stato notificato al Prefetto “e nei prossimi giorni procederemo con l’assegnazione delle altre deleghe ancora in sospeso”, afferma il primo cittadino, che chiarisce in risposta al Partito democratico: “L’emergenza neve ha rallentato le procedure. Oggi  prosegue il dialogo e il confronto naturale in seno alla maggioranza di centrodestra, ipotizzando anche una riorganizzazione complessiva dei carichi di lavoro”. Il primo compito di Santilli come assessore sarà la riorganizzazione del mercato dei Colli Innamorati, dopo quello già realizzato in viale Pepe: a tal proposito è già stata convocata una seduta del Consiglio della Circoscrizione Colli-Villa Fabio per il prossimo 27 febbraio per affrontare la tematica.

Su Facebook la protesta culturale: “E’ rimasta la sedia vuota”. Si muove su Facebook, raccogliendo centinaia di sostenitori, la protesta contro la mancata assegnazione della delega alla Cultura. Non sul piano politico ma su quello pratico si è instaurata la polemica di alcuni operatori culturali ed editoriali per l’assessorato alla Cultura rimasto vacante dallo scorso 9 gennaio. “E’ rimasta la sedia vuota” è l’emblematico titolo di una pagina Facebook lanciata dal direttore della rivista Intercity Vincenzo d’Aquino per contare polemicamente i giorni dalle dimissioni dell’ex assessore Elena Seller. Le cause indicate, però, sono sempre attribuite al gioco politico: “Che gli interessi della cittadinanza e della cultura passino in secondo piano rispetto alle ragioni dei partiti (leggi ‘valzer delle potrone’), è cosa grave”, è il messaggio lanciato dalla pagina Facebook che contesta come “è semplicemente inaccettabile che una città come Pescara resti per tutto questo tempo senza un assessore alla cultura”. Fu la stessa Seller, in un primo momento, a non accodarsi ai dimissionari Santilli e Cazzaniga, arrivando a ‘mollare’ la sedia solo dopo preciso ordine della lista di Masci. “Andarsene ha sempre avuto una sua bellezza. Mollare tutto, sparire, esiste tutta una letteratura e un’epica della ritirata, del chiudere la porta senza sbatterla e uscire. In questo caso, è rimasta soltanto la sedia vuota. E nell’indifferenza generale, segno di un’ulteriore sconfitta: quella che si verifica quando le tue sconfitte non le notano neanche più”, conclude la nota pubblicata in rete da d’Aquino.

 

Daniele Galli


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