Rifiuti: Chieti chiude le porte a Pescara. Emergenza vicina?

cascianoPescara. Colle Cese in esaurimento e il Comune di Chieti medita sul chiudere la discarica di Casoni ai rifiuti pescaresi. Se la Provincia di Pescara si fa cogliere impreparata la colpa, secondo il Pd, è dell’immobilismo degli enti provinciali e regionali che ingessano il Piano rifiuti.

“La discarica di Colle Cese a Spoltore sarà colma entro la fine di febbraio e i rifiuti della nostra città dovranno essere ospitati nel sito di contrada Casoni, a Chieti e oggi si è appreso che il centrosinistra al Comune teatino ha firmato un ordine del giorno per invitare il sindaco e la giunta ad opporsi con fermezza all’eventuale ampliamento o alla rimodulazione della discarica”, l’annuncio è del segretario cittadino pd di Pescara, Stefano Casciano, di quello provinciale Toni Castricone e del capogruppo al Comune di Pescara, Moreno Di Pietrantonio. “Se si è arrivati a questo punto”, dichiarano, è tutto merito dell’immobilismo che contraddistingue i nostri governi provinciali e regionali. La Provincia di Pescara, infatti, ha adottato con un ritardo incomprensibile il Piano rifiuti che, fra l’altro, adesso non è applicabile ancora a causa della Regione, che stenta a rilasciare il parere di congruità rispetto alla legge regionale 45. Senza quest’atto, la Provincia non può pubblicare il piano rifiuti e permettere le relative osservazioni”.

 

Il rimprovero a Testa, dunque, e l’invito alla Regione, “dovrebbe urgentemente velocizzare i tempi e, invece, è tutto fermo. Ecco come si è arrivati a questo punto. I Comuni dovrebbero avere strumenti di programmazione precisi da parte dell’ente provinciale e regionale, che, a loro volta, hanno il dovere di dare risposte certe ai sindaci e ai cittadini. Ma nuovamente, come è accaduto per la questione dragaggio, nonostante si tratti di amministrazioni amiche, entrambe di centrodestra, non si riesce a venire a capo di un problema e a trovare in fretta una soluzione.

Ma dalle schermaglie contro il partito rivale, si passa presto alla richiesta alla compagine amica di sponda teatina: “Rivolgiamo un appello al centrosinistra chietino. Chiediamo ai consiglieri, giustamente preoccupati per la sorte della loro discarica e per il silenzio della maggioranza, di non abbandonare Pescara nel caso ci fosse bisogno. D’altronde, proprio noi non abbiamo abbandonato Teramo quando ha avuto necessità di spostare qui il suo pattume”. Toni Castricone, in conclusione della nota inviata oggi pomeriggio, rimarca la critica all’assise regionale: “La Regione Abruzzo non ha ancora sbloccato i fondi che ci permetterebbero di realizzare delle infrastrutture adatte per la raccolta dei rifiuti, come le piattaforme. Tutto ciò favorirà i privati, i loro investimenti, che potranno intervenire con risorse proprie laddove è mancato il pubblico. Stupisce che le amministrazioni di centrodestra non siano riuscite a indicare la strada per risolvere un problema da tempo, ormai, indicato come emergenza”.

 

Daniele Galli


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