Città Sant’Angelo: volantini dei Comunisti italiani contro la discarica di Piano di Sacco

incendio_citt_s_angeloCittà Sant’Angelo. La battaglia dei Comunisti italiani contro il piano provinciale dei rifiuti riprende con un volantinaggio serrato, iniziato in questi giorni, per ribadire la contrarietà dei rappresentanti politici di Città Sant’Angelo, Elice, Collecorvino e Picciano alla realizzazione della discarica da un milione di metri cubi in contrada Piano di Sacco.

Centinaia di volantini, intitolati “Sos Piano di Sacco”, sono stati preparati dai Comunisti italiani e distribuiti nei Comuni del Pescarese coinvolti nel nuovo piano provinciale dei rifiuti, che è stato approvato dal consiglio il 14 dicembre scorso.
Il volantino prende di mira l’amministrazione di Palazzo dei Marmi, definita “insensibile al territorio, all’ambiente, al paesaggio e all’agricoltura” e in grado di “danneggiare e consumare l’economia della nostra zona”. Nel piano provinciale per la gestione dei rifiuti, infatti, si prevede la costruzione di una discarica in località Piano di Sacco, a Città Sant’Angelo, in un’ansa del fiume Fino e a ridosso di una superficie boscosa, tutelata per legge e considerata di interesse paesaggistico. Le critiche prendono di mira innanzitutto la zona destinata a ospitare la discarica: “Una zona”, si legge sul manifesto, “che fa parte del Parco rurale del Fino, istituito dalla stessa Provincia all’interno del Distretto rurale terre vestine. Un’area interessata da un Sin (Sito di Interesse Nazionale) fortemente inquinato e da bonificare, delimitato dal Ministero dell’Ambiente, all’interno del quale già esiste una discarica da bonificare e/o da riaprire per oltre un milione di metri cubi nella vicina località Caparrone di Collecorvino, e sarà prossima l’apertura di una centrale termoelettrica in contrada Le Piane di Picciano. Una zona inserita nel Piano di difesa alluvioni della Regione Abruzzo con vincolo idrogeologico e soggetta a esondazione, dove il livello della falda acquifera si trova appena sotto la superficie del terreno fertile e coltivato. Un territorio la cui vocazione è quella agricola, con coltivazioni di pregio e produzioni di qualità tutelate da marchi Doc, Dop, Igp, Docg”.
Secondo i comunisti italiani dei comuni di Città Sant’Angelo, Elice, Collecorvino e Picciano, la discarica da un milione di metri cubi a Piano di Sacco è stata voluta dalla Provincia di Pescara “in modo inopportuno, superficiale, frettoloso, sciatto e truffaldino”, poiché non sarebbero state prese in considerazione “le caratteristiche del luogo, la volontà di diverse Comunità e le condizioni viabili della strada provinciale Lungofino”. “La decisione è stata presa”, c’è scritto sui volantini, “ignorando che quella zona è sotto esame e monitoraggio dopo l’incendio di fine ottobre che ha distrutto in un rogo un’intera azienda impegnata nel campo dei rifiuti”. “I danni e i rischi che potrebbe comportare la realizzazione della discarica sulla salute e sul tenore di vita della collettività sono elevati: l’agricoltura, l’enogastronomia, il turismo verde, le biodiversità, le tipicità e le specialità tradizionali, che sono ora in fase di piena valorizzazione, subiranno sicuramente penalizzazioni letali, ogni sviluppo in quella zona sarà danneggiato”.

 

Daniele Galli


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