Manoppello: battaglia sulla gestione del servizio idrico

giorgio_delucaManoppello. Si discute sull’affidamento del servizio idrico all’Aca, gestore unico nel’ambito della provincia di Pescara. Il Consiglio del Comune di Manoppello discuterà venerdì la deliberà per il passaggio dalla gestione comunale a quella integrata, ma si promette già battaglia.

Il primo a  dirsi “fortemente contrario a questa proposta”, è Giorgio De Luca,  consigliere comunale e Presidente del consiglio della Provincia di Pescara, che con i colleghi Argirò e Di Renzo annuncia: “in Consiglio, insieme a tutto il gruppo Città Nuova, ci opporremo affinché il servizio idrico del Comune di Manoppello continui ad essere gestito dal Comune stesso”. È infatti previsto per venerdì l’approdo in Consiglio della delibera presentata dalla maggioranza, con la quale si impegna il Comune a conferire entro il primo gennaio 2012 la gestione del servizio idrico integrato all’Ersi (Ente regionale per il servizio idrico) e per esso all’Aca spa, gestore unico nell’ambito della Provincia di Pescara.

“I motivi per cui siamo convinti che questa sarebbe un’operazione sbagliata e che non gioverebbe in alcun modo ai manoppellesi sono molteplici – aggiungono i tre consiglieri -. Innanzitutto, al contrario di quanto sostenuto dalla maggioranza, non c’è alcuna norma che ci obblighi ad affidare il servizio idrico all’Aca, la quale, una volta assunto l’incarico, aumenterebbe sicuramente le tariffe dell’acqua (ricordo, infatti, che durante l’ultima assemblea dei sindaci stava per essere approvata una revisione tariffaria). In secondo luogo, poi, manca la quantificazione delle nostre sorgenti, da alcune delle quali, come sorgente Crocifisso, sgorgano delle acque oligominerali purissime. Per potenziare quest’ultima, in particolare, il Comune ha recentemente investito 300mila euro e un simile passaggio non prevedrebbe nessun ristoro su gli approvvigionamenti dalla fonte. Infine, non possiamo sottovalutare il fatto che l’Aca non potrebbe garantire la restituzione dei mutui sugli investimenti realizzati dal Comune e, certamente, non ce ne assicurerebbe di nuovi”.

 

Daniele Galli


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