Pescara, sì del Consiglio al nuovo mercato etnico. Diffida del centrodestra

Pescara. Il Consiglio Comunale di Pescara ha approvato la delibera sulla realizzazione dell’area da destinare a mercato etnico e dell’integrazione. Presenti 16 consiglieri, l’atto è passato con 13 voti favorevoli, 2 contrari e un astenuto. Voto contrario del Movimento Cinque Stelle. Decaduti gli 850 emendamenti presentati dalla minoranza di centrodestra che, prima di uscire dall’aula, ha lasciato una diffida a sindaco, Presidente del Consiglio e Consiglieri Comunali.

“Con questo voto il Consiglio si è impegnato a risolvere una situazione rimasta sospesa per lungo tempo – ha detto il sindaco Marco Alessandrini -, una situazione che quasi un anno fa, a fronte di una sinergia con le forze dell’ordine e dopo anni di inerzia, questa Amministrazione ha affrontato, facendosi carico di uno sgombero per far cessare le situazioni di illegalità che hanno portato agli arresti di ieri, tollerate, invece, da chi è stato classe dirigente e ha preferito non farsene carico per anni. Arresti frutto proprio delle indagini che ci hanno spinto, allora, ad agire pur in modo doloroso nei confronti della comunità senegalese che conosciamo da anni e che in tutti questi mesi non si è mai sottratta al dialogo per cercare una soluzione al problema e continuare a lavorare”.

“Proprio per questo – ha aggiunto – considero la diffida presentata oggi dalla minoranza di centrodestra come uno strano modo di farsi paladini della legalità, senza avere messo in cammino nulla per assicurarla quando era necessario. Sarà nostra priorità e cura continuare a fare in modo che quello che si è verificato lì non si ripeta in futuro”.

La diffida presentata da Forza Italia, Pescara Futura e Pescara in Testa, rivolta al primo cittadino, al presidente del Consiglio ed ai consiglieri, mirava a fare ritirare la delibera sul mercatino etnico. Le minoranze di centrodestra lo hanno fatto ritenendo che l’operazione condotta ieri dalla Guardia di Finanza, che ha smantellato una banda specializzata in false griffe, rappresenti uno spartiacque.

“D’ora in avanti – hanno spiegato – il sindaco Alessandrini e la sua maggioranza non potranno più far finta di non sapere cosa accadeva e potrebbe accadere di nuovo tra quelle bancarelle, ormai la consapevolezza è assoluta e dunque anche le responsabilità sono chiare”.

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