Città Sant’Angelo, abuso sessuale su minore: polemiche sui centri accoglienza per immigrati

Città Sant’Angelo. L’abuso sessuale compiuto su un minorenne compiuto da uno straniero a Città Sant’Angelo ha scosso l’opinione pubblica sulla gestione rifugiati.

“Sembra che lo straniero”, afferma in una nota il gruppo consigliare di Responsabilità Comune, “sia un migrante ospitato presso la ASP 1 di Città sant’Angelo; se fossero confermate tali voci, purtroppo si tratterebbe della cronaca di un fatto annunciato: più  e più  volte abbiamo segnalato alle autorità la nostra contrarietà all’insediamento di due nuclei di strutture ospitanti migranti all’interno del centro storico, che già subisce un pesante spopolamento da parte di molti cittadini e vede già  d’altra parte un gran numero di cittadini stranieri di diverse nazionalità ben integrate”.
“Abbiamo sollevato seri dubbi”, aggiungono i consiglieri Perazzetti, Valloreo e Travaglini, “anche sulla struttura sita in Madonna della Pace che ospita ad oggi oltre 100 rifugiati, a fronte di una popolazione residente quasi inferiore numericamente e con tanti ragazzini e bambini, privi della possibilità di utilizzo dell’unico spazio di aggregazione ovvero il campetto da gioco.
I tre dell’opposizioni, “non convinti dalle risposte latenti dell’Amministrazione Florindi”, hanno chiesto al Ministro dell’Interno Minniti “l’invio di ispettori presso tutte le strutture citate”. “Vogliamo chiarezza dal Prefetto e dal Sindaco”, concludono, “e che chiudano almeno uno dei due centri, di ridurre sensibilmente il numero dei  migranti sul territorio che ad oggi risultano essere più di 140 unità e se, a seguito dell’incontro del Prefetto con i Sindaci, il nostro primo cittadino non abbia dato la disponibilità ad aprire uno SPRAR sul territorio angolano”.
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