Pescara, proroga alla Soget: il M5S ricorre all’anti-corruzione

Pescara. Il Comune proroga di 6 mesi alla Soget la gestione della riscossione dei tributi locali, il M5S insorge e invia segnalazioni alle autorità competenti “per denunciare l’attività in merito dell’amministrazione comunale”.

“Si è superato ogni limite”, attacca la capogruppo M5s Enrica Sabatini, “Da oltre due anni e mezzo la Giunta Alessandrini porta avanti scelte politiche inaccettabili sul servizio di riscossione dei tributi locali con un atteggiamento assolutamente poco trasparente ed una resistenza ingiustificabile verso la necessaria e legittima procedura di gara ad evidenza pubblica per l’affidamento del servizio in questione”

Il Movimento 5 stelle, oltre due anni fa, avanzo nei confronti del sindaco Alessandrini, anche ricorrendo interrogazioni parlamentari, “richieste di trasparenza in merito all’utilizzo di 20 profili di accesso proprio alla banca dati dell’agenzia di riscossione e collegati ad altrettanti dipendenti del Comune di Pescara, ricorda la consigliera Erika Alessandrini, “Chiediamo e pretendiamo un bando da oltre due anni, nell’aprile di due anni fa presentammo anche una richiesta per internalizzare il servizio, ma non fu accolta dal Pd e quando depositammo un’interrogazione per far chiarezza sulla vicenda dei presunti trattamenti di favore a politici nostrani da parte della Società in questione, il Pd chiuse le porte del Consiglio comunale per un’adunanza segreta”.

Il riferimento è alle indagini partite nel marzo del 2015, ossia un mese dopo l’interrogazione del M5s in aula, in cui venne indagato il direttore della Soget e furono coinvolti diversi politici per presunte tasse non pagate in quanto destinatari di possibili “vantaggi a contribuenti qualificati”.

“Il Movimento 5 stelle”, concludono le due consigliere, “andrà avanti rivolgendosi all’autorità competenti e chiederà che venga chiarito con quali autorizzazioni la Società Soget abbia svolto la sua attività dal primo gennaio fino ad oggi, in che modo tale proroga possa essere compatibile con quanto emerso dai provvedimenti dell’ANAC verso la stessa società e per indagare se e quanto tali mancanze abbiano costituito per l’ente un danno derivante dal mancato abbattimento dei costi che si otterrebbe con la libera concorrenza e la messa a gara del servizio”.

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