Pescara, analisi, rilievi e progettazione costano più del dragaggio

delvecchioPescara. All’indomani dell’approvazione del progetto preliminare per il dragaggio del porto da parte della Commissione regionale Pesca, spuntano i primi dubbi. Ad esporli è il consigliere comunale Pd Enzo Del Vecchio, parlando di “anomalie insite nel quadro economico del progetto”.

Lo fa in una lettera aperta inviata direttamente al commissario straordinario Guerino Testa, facendo i conti sul costo dei 116mila metri cubi da asportare dal fondale della darsena commerciale: 2.648.308,80 euro. “La prima cosa che balza all’occhio”, dice Del Vecchio, leggendo lo stralcio del computo metrico , “è nella incredibile differenza tra quanto previsto nell’importo da porre a base d’asta individuato in 1.265.760 euro e le somme poste a disposizione della Stazione appaltante per 1.382.548,80 euro che risultano essere, addirittura, superiori alla prima di circa 116mila euro”.

Ma oltre a questa eccedenza sulla massima spesa, a Del Vecchio sorge la curiosità sulle somme a disposizione della Stazione appaltante: “Non si può non rimanere allibiti laddove si legge che si spendono 700mila euro per rilievi, accertamenti ed indagini, 260mila euro per spese tecniche di progettazione e direzione dei lavori, 200mila euro per spese in accertamenti di laboratorio”. Una spesa di 1.160.000 che eguaglia, solo con queste tre voci, la spesa per l’esecuzione effettiva delle operazioni di dragaggio dei 116mila metri cubi. “A nessuno sfugge che le attività di indagine e di caratterizzazione dei siti e la successiva progettazione dell’intervento possano comportare difficoltà e complessità ma che la normativa sui lavori pubblici – codice dei contratti e relativo regolamento di attuazione – ha ampiamente contemplato e che in nessuno modo può far prefigurare una spesa per queste prestazioni di tali proporzioni”, conclude il consigliere Pd.

 

Daniele Galli


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