Pescara, Area di risulta a “rischio cementificazione”

DiPietrantonioPescara. Scade il vincolo sull’area di risulta, la maxi area parcheggio a ridosso della stazione centrale. Cade, così, l’obbligo per l’ amministrazione comunale di realizzare su quei 13 ettari solo parcheggi, aree verdi e spazi culturali e subito l’opposizione si allarma per il rischio cementificazione.

Dieci anni fa, al momento dell’acquisizione dell’area, il Comune di Pescara fu vincolato a non realizzare determinate opere su quello che, finora è stato il parcheggio a pagamento più grande della città. E ora che Mascia e la sua Giunta riacquistano libertà d’azione, si parla di uffici, case, negozi, con annessa modifica specifica al Piano regolatore. Ipotesi e pensieri, finora, ma il Pd parte subito alla carica allarmistica: “ Ad oggi il rischio concreto in quell’ area strategica del centro  della città di Pescara ad ascoltare le dichiarazioni del sindaco e dell’ assessore all’ urbanistica è quello di una colata di cemento in pieno centro”, afferma il capogruppo Moreno Di Pietrantonio in una nota. Ma oltre alla preoccupazione, Di Pietrantonio palesa anche una precisa accusa nei confronti dell’amministrazione: “La dimostrazione che questa amministrazione comunale aspettava la scadenza di questo vincolo è dimostrata dall’ assoluta mancanza di idee e progetti in questi due anni di amministrazione per quest’ area”, aggiunge; in sostanza la Giunta Mascia avrebbe tenuto l’area di risulta intatta, scalzando i vecchi progetti del centrosinistra, per farla trovare pronta ad accordi con dei privati alla scadenza del vincolo.

Pronta, dopo quella per il parcheggio sulla Strada Parco, una nuova manovra ostruzionistica: “Annunciamo sin da ora che non permetteremo a nessuno di cementificare in modo selvaggio l’ unica area vuota rimasta alla nostra città che essendo un bene di tutti non può che essere destinata alla fruizione di tutti i cittadini quindi: verde, strutture culturali e parcheggi”, conclude il leader democratico.

 

Daniele Galli


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