Pescara, parcheggi e commissioni: bagarre in Consiglio comunale

consiglioPescara. Bagarre, ieri, nell’aula del Consiglio comunale: al centro di un acceso dibattito c’era una proposta dell’Idv Adelchi Supizio sulla composizione e i compensi delle commissioni consiliari, arrivata a consumarsi in serata dopo un pomeriggio di ostruzionismo scaturito attorno ad una mozione contro il parcheggio sulla Strada Parco. Alla fine si è sfiorata la rissa.

Non si è placata la critica dell’opposizione contro l’istituzione di parcheggi estivi sulla Strada Parco, e, come deciso in un vertice venerdì, durante la seduta del Consiglio di ieri pomeriggio è stata presentata una mozione illustrante le alternative di sinistra e centrosinistra alle scelte sulla mobilità fatte dall’assessore Fiorilli. Ma il lungo ordine del giorno della seduta, per affrontare già in apertura la mozione, sarebbe dovuto essere appositamente modificato con decisione del presidente d’assise Licio Di Biase. Una mozione condivisa da Pd, Idv, Rifondazione e Sel, ribadita stamani in una conferenza dai 4 capigruppo: parcheggio sull’area di risulta e navette gratuite, ogni 5 minuti, che percorrano la Strada Parco ora adibita a parcheggio da oltre 2500 metri lineari. “Una proposta di buon senso”, afferma Maurizio Acerbo, già espressosi contro la metodologia di applicazione dell’ordinanza Mascia-Fiorilli: “Hanno proceduto senza consultare il Consiglio comunale, le associazioni, la circoscrizione e i cittadini”. D’accordo anche Moreno Di Pietrantonio: “La maggioranza scappa continuamente dal dibattito. Non hanno voluto confrontarsi in aula, che è il luogo per il confronto”.

 

Il corso ordinario dei lavori dell’aula, infatti, non è stato modificato e dall’opposizione è scattato l’ostruzionismo. Si è giunti, così, a serata inoltrata, alla discussione di una proposta del capogruppo Idv Adelchi Sulpizio per la rimodulazione dei compensi e delle convocazioni delle commissioni consiliari; con gli animi esasperati si è sfociati nel grottesco: “A Balducci (consigliere Pd Ndr.) e’ stata tolta la parola” riferisce il capogruppo Pd, “il presidente del consiglio non doveva togliere la parola, e’ stato un atto di violenza”, prosegue Di Pietrantonio accusando direttamente Licio Di Biase. E di violenza in violenza, lo spazientito Balducci avrebbe goffamente alzato una sedia dirigendosi verso il “censore” Di Biase, subendo l’immediato placcaggio da parte di un paio di colleghi. Un’esagerazione rapidamente rientrata nei ranghi dell’aula, mentre l’ostruzionismo si annuncia ancora lungo, attraverso le prossime sedute: “Andremo avanti: venerdì tenteremo di nuovo di discutere la mozione”, avverte Di Pietrantonio. “Faremo ostruzionismo fino alla revoca dell’ordinanza. L’amministrazione rifletta sulla nostra proposta”, si associa Acerbo.

 

Un episodio che rafforza la dissidenza del gruppo Fli all’interno della maggioranza di centrodestra. I finiani, concordi con la proposta dell’opposizione, in una nota dichiarano oggi tutto il proprio “disappunto nei confronti dell’assessore alla Mobilità Berardino  che di fatto non ha consentito il dibattito in sala consiliare in ordine alla mozione presentata”. Il capogruppo Domenico Lerri e i consiglieri Pignoli e Bruno rimarcano il significato politica della presenza di Fli in maggioranza, ormai mera condizione di dissidenza pronta a ripresentarsi ad ogni atto della Giunta; in questo caso “per la discussione di tale provvedimento,  il Gruppo stesso in maniera distinta e distante dall’opposizione continuerà il suo ostruzionismo all’interno dell’aula Consiliare fino a quando l’assessore alla mobilità non decida di ritirare l’ordinanza in oggetto, aprire un tavolo di confronto e prendere in considerazione altre alternative come quella evidenziata”.

 

Daniele Galli


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