Pescara capofila del progetto sulla tutela del mare

Pescara. La città di Pescara coordinerà il network di città adriatiche impegnate nella salvaguardia dell’ecosistema marino.

L’importante riconoscimento è stato attribuito al termine della Conferenza finale del progetto “ADRIATIC + – Preservare l’ambiente e favorire lo sviluppo della blue economy”, svoltasi questa mattina al Museo Colonna.

Qui esperti e studiosi provenienti dall’Italia e dall’estero hanno partecipato ai lavori dell’ ‘ADRIATIC+: Sharing Marine and Coastal cross management experiences in the Adriatic basin’, progetto di cui il Comune di Pescara è capofila nell’ ambito del Programma di cooperazione transnazionale IPA ADRIATIC 2007/20013.

Un progetto significativo, finalizzato alla prevenzione dell’inquinamento, la tutela dell’ecosistema marino e la promozione della biodiversità quale elemento di valorizzazione territoriale per lo sviluppo di un turismo sostenibile.

“La Conferenza, che ha rappresentato un’importante occasione di confronto con altri Paesi dell’Adriatico quali Croazia, Slovenia e Montenegro ha avuto il merito”, ha spiegato l’assessore di competenza Giuliano Diodati, “di presentare una nuova metodologia per la tutela del nostro mare, basata sulla redazione di uno Studio di fattibilità, che ha come obiettivo la realizzazione di un Sistema o Strumento di Supporto Decisionale in grado di coadiuvare le amministrazioni in tutte le attività relative all’adozione di misure di mitigazione per le minacce alla biodiversità costiera e marina”.

“Lo Studio di fattibilità, presentato questa mattina, fornisce non solo un piano di conoscenze condiviso, ma anche un sistema di comprensione capace di offrire soluzioni per mitigare le minacce alla biodiversità marina. Un guadagno essenziale nell’ambito della strategia di difesa dell’ecosistema, che nel corso di questi mesi ha visto il capoluogo adriatico punto di riferimento nella lotta all’inquinamento marino”.

Un obiettivo che ha visto la partecipazione di tante associazioni – Capitaneria di Porto, Wwf, Legambiente, Marevivo, Centro Studi Cetacei, Lega Navale Italiana, Spazio Donna Abruzzo e Club Acquatico;

al programma hanno collaborato la Fondazione CETACEA (IT), il Blue World Institute of Marine Research and Conservation , l’institute for Marine Biology of Montenegro, la Regione Marche, l’Istituto per la gestione delle acque , l’Istituto di oceanografia e della pesca, la Regione Emilia Romagna, la Regione Veneto, la Città di Numana, la Croatian Agency for the Environment and Nature, la Città di Venezia, l’ University of Primorska e l’Università di Padova.

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