Pescara a tutto tondo: il punto del consigliere Acerbo

acerboPescara. Villa Basile, Parco Nord, Piano Triennale Opere Pubbliche, Riviera. Uno sguardo a 360 gradi quello offerto questa mattina, in conferenza stampa, dal consigliere comunale Prc Maurizio Acerbo. A partire, appunto, da Villa Basile e dalla sua personale lotta per scongiurare il rischio cementificazione.

“Per chi ha fatto mesi di ostruzionismo solitario ed è persino saltato sui banchi di sindaco e giunta per salvare dal cemento le aree intorno a Villa Basile è certamente motivo di gioia l’esito del contenzioso con l’impresa Caldora. Purtroppo la città dovrà pagare per errori della vecchia giunta di centrodestra e dovranno essere reperiti fondi sulla spesa corrente, ma si tratta di un sacrificio per il quale le generazioni future ci ringrazieranno. Il Consiglio di Stato ha confermato la fondatezza della strategia giuridica con cui ci siamo prima opposti al piano regolatore del centrodestra e poi abbiamo impostato la variante delle invarianti per lo sviluppo sostenibile. Non posso che definire lusinghiero il giudizio del Consiglio di Stato. L’inclusione dell’area de qua in prevalenza nella zona F1 verde pubblico-parco pubblico trova un suo adeguato supporto motivazionale negli obiettivi della variante generale al Piano Regolatore, denominata variante delle invarianti, tesi a garantire un ordinato sviluppo urbanistico della città di Pescara”. Da Villa Basile al Parco Nord ed ai 29 ettari di aree di pregio ambientale e paesaggistico salvate, ancora una volta, dalla cementificazione. “Riteniamo una vittoria della città che la maggioranza dopo lungo ostruzionismo abbia pare deciso di accettare la proposta di stanziare in bilancio le risorse per l’acquisizione delle aree tra poste tra la strada-parco e la Pineta di S. Filomena vicino a Le Naiadi. La maggioranza chiede un lasso di tempo ulteriore per verificare la possibilità di acquisirle attraverso uno scambio con i costruttori. Proprio perché queste aree verdi costituiscono delle invarianti per lo sviluppo sostenibile, sia nel caso del risarcimento per Villa Basile che per il Parco Nord siamo contrari a qualsiasi ipotesi di accordi di programma mangia-verde, che prevedano di rendere edificabili porzioni di aree verdi. Per noi un eventuale accordo per lo scambio delle aree è sostenibile soltanto se prevede interventi su aree già edificabili nel Prg, ma senza ulteriore consumo di suolo in una città supercementificata”. Infine, la Riviera e la questione parcheggi, argomenti sui quali, secondo il consigliere Acerbo, le idee sono un po’ confuse. “Pur con tutta la stima per Carlo Masci devo dire che in questi giorni è emersa una gran confusione e un’assoluta improvvisazione sulla questione dei parcheggi e della pedonalizzazione della Riviera. Una maggioranza che governa da due anni si è presentata in Consiglio con un piano triennale su cui non sono nemmeno d’accordo e che contrasta con le suggestioni proposte alla cittadinanza attraverso dichiarazioni pubbliche. Nel piano triennale c’è la previsione di un parcheggio multipiano sull’area dell’ex-FEA. Il capogruppo Pdl Sospiri in aula si è detto contrario, anche se poi ha votato contro il mio emendamento. Aggiungo che, anche se il parcheggio fosse sotterraneo, rimarrebbe la piuttosto folle idea di farne un parcheggio di destinazione, cioè un attrattore di traffico, per giunta su una Riviera che secondo Masci dovrebbe essere pedonalizzata. Inviterei gli amici della maggioranza innanzitutto a mettersi d’accordo con se stessi, poi a non ragionare come quei balneatori che pensano ancora che bisogna andare sul Lungomare in automobile. Faccio, inoltre, notare che sarebbe un delitto prevedere l’abbattimento della ex-stazioncina Ex-FEA, che andrebbe recuperata trattandosi dell’importante capolinea ferro-tramviario di inizio ‘900 della Ferrovia Elettrica Abruzzese. Ma gli ecomostri sulla Riviera dovrebbero essere, secondo il piano triennale, almeno due perché si prevede un megaparcheggio di destinazione anche sotto piazza Primo Maggio.

La realtà dunque è che si parla di pedonalizzazione, ma si progetta in concreto un lungomare ancor più ingolfato dalle auto. Queste previsioni estemporanee e inserite nel piano triennale senza alcuno studio della mobilità e della sosta dovrebbero essere cancellate dal Piano Triennale”. Lo stesso Acerbo è stato il primo a proporre in Consiglio Comunale di sperimentare nei mesi estivi la chiusura della riviera al traffico, almeno durante i weekend e le domeniche. “Per liberare la Riviera dalle auto bisogna fare in modo che sia fruibile e facilmente raggiungibile con comodi ed ecologici mezzi pubblici non certo realizzare attrattori di traffico automobilistico privato”.

 

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