Aeroporto Pescara, scoppia polemica fra Aiuto e D’Alessandro

Pescara. “Il Presidente, la Giunta e il Consiglio Regionale hanno la responsabilità di amministrare “le pubbliche risorse” con oculatezza e nel rispetto delle leggi, altrimenti il messaggio trasmesso alle nuove generazioni è quello che, in nome della politica, tutto è consentito, compreso trasgredire leggi e regolamenti, nazionali ed europei.”

Così l’On. Daniela Aiuto – portavoce del M5S al Parlamento europeo – questa mattina in conferenza stampa ha condannato senza mezzi termini, il comportamento della Regione e la gestione dissennata dell’Aeroporto d’Abruzzo, perpetrata dalla Saga negli ultimi anni.

“Gli aiuti al funzionamento non hanno niente a che fare con gli incentivi alle compagnie per l’apertura di nuove rotte. Se poi si usano come veri e propri finanziamenti su rotte già consolidate da più di 10 anni e dove la compagnia ha già la propria redditività, questa è cosa inaccettabile che non è permessa né in Italia, né tantomeno in Europa. Figuriamoci se può essere oggetto di modifica, essendo considerato comportamento illecito.”

Una condanna che l’eurodeputata aveva già mosso nel corso degli ultimi mesi, ma che oggi trova ancora più vigore dopo la sentenza della Corte dei Conti: la regione Abruzzo con delle normative dichiarate illegittime dalla Corte Costituzionale (sentenza n.249/2014) ha attribuito ripetutamente contributi alla SAGA per un ammontare complessivo superiore alla soglia degli aiuti di stato de minimis, senza procedere alla necessaria comunicazione di tali contributi alla Commissione europea, e pertanto non permettendo alla stessa di valutare la compatibilità di tali contributi concessi con il mercato interno, come richiesto dall’art.108 del TFUE.

Non sono mancate stoccate contro il Presidente di Regione ed il suo sbandierato appello a Bruxelles, rivolto alla Commissaria Cretu. “Andare in Europa di fronte ad una commissaria, peraltro non competente per materia, e chiederle a gran voce di cambiare le leggi perché “in molte regioni stanno partendo gli accertamenti giudiziari per il CORAGGIO che hanno avuto le regioni e le collettività locali nell’aiutare i voli low-cost”, è un’ammissione di colpa che non assolve chi le ha già commesse. Definire coraggiose regioni come l’Abruzzo che hanno completamente trasgredito leggi Italiane ed europee, con impatti finanziari notevoli a carico della collettività, è irrispettoso nei confronti di quelle regioni virtuose, che quando hanno trasgredito hanno dovuto pagare con pesanti sanzioni.
Se la classe politica che attualmente guida la Regione riuscisse a fare cambiare le leggi europee per rendere lecito il continuo finanziamento delle rotte attualmente servite, e stiamo parlando di qualcosa di assolutamente improbabile, allora si andrebbe incontro allo stravolgimento completo della giurisdizione in materia di Aiuti di Stato.”

L’On. Aiuto forte del nuovo contributo offerto dalla sentenza della Corte dei Conti ha annunciato di fornire nuova documentazione all’attenzione della Commissaria Vestager, nell’incontro che si terrà prossimamente a Bruxelles, e annuncia “La battaglia è solo all’inizio”.

D’ALESSANDRO REPLICA A DANIELA AIUTO

‘Ancora una volta l’on. Aiuto a dispetto del suo cognome non aiuta l’Abruzzo, non ha nessuna intenzione di farlo, piuttosto lavora contro nella speranza di poter marcare l’unico risultato sperabile dai distruttori: la chiusura dell’aeroporto. A lei non importa – visto il suo stipendio – se in Abruzzo ci sia un aeroporto che consente a tutti, non solo ai parlamentari europei, di raggiungere l’Europa e il mondo a bassi costi.

Il lavoro che ci si aspetta da un parlamentare europeo abruzzese è l’esatto contrario: mettere in discussione – come le risoluzioni di altri parlamentari europei hanno iniziato a fare – il sistema illogico e infondato degli “aiuti di Stato” perché in questo caso ciò che ha generato la presenza di aeroporti minori e compagnie low cost è un nuovo diritto, prima non sancito, alla mobilità aerea.

Ci aspetteremmo da un parlamentare europeo abruzzese interventi a Bruxelles per far comprendere che esistono territori in Europa, come l’Abruzzo, in cui non esiste connettività veloce, come ad esempio l’alta velocità ferroviaria, e l’unico collegamento rapido è quello aereo, se accessibile per costo alla gran parte dell’utenza.

Infine ciò che non dovrebbe essere lecito è l’evocare ogni volta presunte illegittimità, se non illegalità, che accompagnano ogni dire del partito dei distruttori di massa. Due leggi sono state approvate in questa legislatura ed entrambe hanno ottenuto il crisma delle legittimità proprio perché scritte in ragione dell’ormai consolidata giurisprudenza costituzionale che recepisce i dettami dell’Unione Europea.

Nel futuro ci si attende che il tema delle modifiche sia fatto non da una sola regione, ma dall’insieme delle regioni che vivono la stessa problematicità. Il Presidente D’Alfonso lavora nella Conferenza delle regioni a Roma e nella commissione Coter a Bruxelles per alleare le regioni italiane ed europee sulla stessa battaglia. Certo, se l’Aiuto ci aiutasse invece di remare contro, forse agevolerebbe il lavoro di chi cerca di cambiare le cose e di non arrendersi all’inevitabile’, ha ribattuto Camillo D’Alessandro, consigliere regionale delegato ai trasporti.

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