Pescara, immigrati in hotel: il caso in Comune, “Alessandrini fa spallucce”

Pescara. Il caso dei 100 profughi in arrivo sulla riviera sud, ospitati dall’Hotel Holiday, sbarca in comunale con un’interrogazione del gruppo di Forza Italia al sindaco Alessandrini.

“Nella nostra interrogazione urgente”, spiega il capogruppo Marcello Antonelli, “abbiamo ricordato che l’ubicazione dell’Hotel, in una zona a forte vocazione turistica e densamente antropizzata, rappresenta un elemento di grande criticità rispetto all’utilizzo della struttura per finalità decisamente contrastanti con la sua originaria destinazione; tale prospettiva è resa ancora più preoccupante per l’immagine complessiva della città e, in particolare, delle attività balneari e commerciali del quartiere”.

“Abbiamo chiesto al sindaco”, prosegue Antonelli, “se sia stato interessato dall’Autorità di Governo circa l’esigenza di dare ospitalità a 100 immigrati a Pescara e quali siano state le iniziative da lui assunte sino a oggi e soprattutto cosa intende fare per evitare il disastro rappresentato dalla prospettiva di avere 100 migranti ospitati sulla riviera a inizio stagione balneare”.

“Ebbene la risposta del sindaco Alessandrini è stata desolante”, conclude il forzista, “: si è limitato a farsi una risatina, ha alzato le spalle e ha comunicato al Presidente del Consiglio che ci farà avere la risposta scritta entro i canonici 5 giorni previsti dal Regolamento, quando, probabilmente, gli immigrati saranno già arrivati a Pescara e a quel punto la sua risposta sarà divenuta inutile”.

Forza Italia, insieme a Ncd e Pescara Futura, inoltre, ha chiesto la convocazione urgente di una seduta straordinaria del Consiglio per affrontare la vicenda, raccogliendo anche l’appoggio di Noi con Salvini. In una nota congiunta, il Senatore Paolo Arrigoni, responsabile regionale e Andrea Fantauzzi, coordinatore provinciale, affermano che “Quello dell’Hotel Holiday è solo l’ultimo folle esempio di come alcune strutture turistiche vengano riconvertite in centri di accoglienza temporanea. Nella provincia, come a Montesilvano, sono già noti altri casi di alberghi che, piuttosto che perseguire la loro primaria vocazione hanno preferito cedere al più semplice business dell’accoglienza di presunti profughi, la maggior parte clandestini. Il tutto, come previsto, a danno degli altri imprenditori e del turismo della nostra regione”.

Completamente contrario il segretario provinciale di Sel, Daniele Licheri: “Dopo il provvedimento razzista del comune di Montesilvano per disincentivare l’accoglienza dei rifugiati tramite l’innalzamento della Tari per gli albergatori che accoglieranno partecipando a bandi pubblici ora anche a Pescara il centro destra si risveglia dal lungo torpore per soffiare sul fuoco del populismo raccogliendo le firme a favore del turismo e contro gli immigrati, scrive in una nota, “ Sono basito per la pochezza del’analisi e delle proposte. Ricordo a forza Italia che il diritto internazionale garantisce piena accoglienza per chi fugge da guerre prodotte purtroppo anche dall’intervento militare occidentale. Saranno le autorità preposte a verificarne lo stato di rifugiato”.

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