Pescara, Bando ‘Bottega-Scuola’: la Provincia incentiva la formazione di nuovi artigiani

 

Provincia_Cilli_DiRinoPescara. L’altra faccia della disoccupazione, quella del paradosso. Confartigianato lancia l’emergenza: gli artigiani hanno difficoltà a reperire manodopera, il 50% dei posti di lavoro, quindi, risulta vacante. Per andare incontro a imprese e giovani disoccupati, la Provincia di Pescara ha pubblicato oggi il bando ‘Bottega-Scuola’: corsi di formazione triennali rivolti a coloro, tra i 16 e i 40 anni, presso un’ampia gamma di attività artigiane che hanno offerto la propria disponibilità.

I corsi, che hanno durata triennale e offrono l’opportunità di imparare il mestiere di artigiano acquisendo, al termine dei tre anni, una qualifica formativa da far valere ai fini dell’avviamento al lavoro, assicurano ai partecipanti una somma compresa tra i 450 euro e i 600, a seconda dell’anno di frequentazione: penserà la Provincia, inoltre, a pagare contributi e assicurazione. Nelle scorse settimane l’ente provinciale aveva attivato la prima parte del progetto, rivolgendosi alle imprese per raccogliere il consenso del mondo artigiano. “Oggi inizia la seconda fase”, ha spiegato l’assessore alle Attività produttive, Aurelio Cilli, illustrando come gli interessati possono presentare domanda in carta semplice entro il 29 dicembre, anche a mano, presso gli uffici di via Passo Lanciano a Pescara, “La Provincia è felice di dare il suo contributo, circa 200 mila euro, all’emergenza lanciata da Confartigianato e al generale problema occupazionale. In questo modo si salvaguardano e rilanciano le attività artigianali, che rappresentano indubbiamente uno dei valori aggiunti di questo territorio”.
Ribadita la crisi di vocazione nel settore: “Molte famiglie indirizzano i ragazzi verso gli studi universitari, disinteressandosi a lavori di questo genere, che sono di sicura occupazione”, spiega Tommaso Di Rino, dirigente del settore Lavoro e Formazione. Corsi, perciò altamente spendibili sul mercato occupazionale: i dati raccolti sulle precedenti iniziative attestano che il 71% dei partecipanti ai corsi ha trovato un’occupazione nel settore, come dipendenti o aprendo una propria attività: “Un modo sicuro, tranquillo e professionale per trovare un lavoro”, commenta Di Rino.
La residenza in provincia di Pescara e aver assolto l’obbligo scolastico sono gli unici requisiti richiesti per presentare domanda di accesso al bando. Sarà possibile, però, inoltrare una sola domanda per allievo, scegliendo fra i vari tipi di imprese selezionate. I settori sono stati infatti scelti da delibera regionale, essendo il bando concertato con la Legge regionale istitutiva, risalente al 1996. Ottima la risposta ricevuta da parte delle imprese, che in questo modo possono disporre, oltre allo sgravo sul costo della retribuzione, di manodopera da poter formare: una vera rarità di questi tempi. 57 le ditte che hanno presentato domanda, tra le quali ne verranno scelte circa 15, privilegiando quelle che, partecipando già in passato, hanno poi assunto i tirocinanti. Queste le imprese artigiane che hanno aderito al bando, divise per settore:
3 abbigliamento su misura
7 cuoio, tappezzeria e pelletteria
1 decorazioni
10 fotografia, riproduzione disegni e pittura
9 legno e affini
11 metalli comuni
4 metalli pregiati e lavorazioni affini
3 vetro, ceramica, pietra e affini
3 carta, attività affini e lavorazioni varie
6 alimentaristi

Daniele Galli

 

 

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