Pescara, negozi aperti domenica: si chiude in settimana?

negoziPescara. L’amministrazione comunale di Pescara sembra  aver lasciato parecchia autonomia ai commercianti del capoluogo, aperture domenicali consentite in larga scala, seppur ognuno possa decidere di osservarle o meno. Da 32 si è passato a 40, più altre quattro da distribuire nel corso dell’anno, un provvedimento introdotto per favorire quanto più possibile il rilancio del settore, dando agli esercenti ampia facoltà di lavorare sul territorio per fronteggiare il periodo di crisi.

Ora però toccherà alla Regione Abruzzo chiarire, entro il mese di dicembre, l’interpretazione autentica dell’ultima norma approvata dalla giunta sulla disciplina delle aperture, chiarendo l’obbligo o meno per la grande distribuzione di osservare la chiusura infrasettimanale per quei negozi che beneficeranno delle 44 aperture in deroga l’anno. E’ quanto deciso stamane nel corso della Conferenza dei Servizi.
Lo ha detto l’assessore al Commercio del Comune di Pescara Stefano Cardelli al termine della riunione svoltasi alla presenza delle amministrazioni di Montesilvano, Chieti, San Giovanni Teatino, Città Sant’Angelo, Cepagatti, Spoltore e Ortona.
“In fase di approvazione della legge sul commercio 17 del 2010, venne introdotto un emendamento che imponeva, agli esercenti che aprivano le attività di domenica, di osservare poi un giorno di chiusura infrasettimanale da concertare, senza specificare però se tale concertazione debba avvenire tra amministrazioni comunali e Organizzazioni sindacali o se tra datori di lavoro e sindacati stessi – ha spiegato Cardelli-. Quel provvedimento è stato subito impugnato dal Governo nazionale, per il quale non si può imporre la chiusura infrasettimanale, ma piuttosto gli esercizi devono garantire l’opportuna rotazione del personale, assicurando a tutti il dovuto riposo, mentre lo stesso Consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno per escludere da tale obbligo gli esercizi della piccola e media distribuzione”.
Incertezze che hanno spinto le stessa Regione Abruzzo ad avviare un procedimento di revisione della legge. A questo però punto la Conferenza dei servizi se ne è “lavata le mani” ed ha passato la palla alla Regione Abruzzo per l’interpretazione autentica della norma, un chiarimento che dovrà avvenire entro dicembre per consentire a tutte le amministrazioni di varare un calendario definitivo per il 2011.

Monica Coletti

Impostazioni privacy