Montesilvano, il M5s si mobilita: “Il distretto sanitario è un tugurio”

Montesilvano. Mobilitazione del Movimento 5 Stelle per il Distretto sanitario di base di Montesilvano, attualmente ospitato in corso Umberto, in locali “fatiscenti e non a norma”, che i grillini definiscono un “un vero e proprio tugurio”. I pentastellati chiedono chiarezza e certezze sull’entrata in funzione della nuova struttura, in via Di Vittorio, i cui lavori, iniziati nel 1995, volgono al termine.

Il consigliere regionale Domenico Pettinari (M5s) ha presentato un’interpellanza al presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso. Il punto della situazione è stato fatto stamani nel corso di una conferenza stampa in Comune, a Montesilvano. Presenti, oltre a Pettinari, i consiglieri comunali Cristhian Di Carlo, Paola Ballarini e Gabriele Straccini.

“Non è giustificabile che una struttura iniziata oltre venti anni fa oggi non sia completa – dicono i grillini – I cittadini hanno diritto a ricevere servizi secondo standard di qualità ed efficienza. Dopo 20 anni non è possibile che debbano andare ancora in un tugurio. Il Distretto, tra l’altro, non è solo Montesilvano, ma rappresenta anche il circondario. Ad oggi non sappiamo quando sarà finita la nuova struttura. Se ci sono responsabilità per questi gravi ritardi vogliamo che emergano. Qualcuno deve pagare”.

Gli esponenti pentastellati si soffermano anche sugli aspetti economici: “il vecchio distretto – hanno spiegato – non è di proprietà della Asl, che è quindi costretta a sborsare un canone annuo di 118mila euro. Il contratto – hanno aggiunto – è stato prorogato fino al 2021 e questo ci fa temere che si voglia mantenere lì il distretto fino a quella data”.

Nell’interpellanza presentata da Pettinari si chiede a D’Alfonso e all’assessore alla Sanità “quali iniziative abbia assunto o intenda assumere per attivare in tempi brevi il nuovo Distretto; se corrisponde al vero che nel corso d’opera la palazzina originariamente progettata a tre piani è stata poi modificata con l’aggiunta di due piani e se le procededure di gara ed appalto risultino corrette; se vi sono responsabilità tecnico amministrative personali nel ritardo della consegna dei lavori; se è vero che nel nuovo distretto mancano la scala antincendio e i sistemi di climatizzazione; i motivi che hanno indotto la Asl a sottoscrivere il rinnovo contrattuale fino al 2021”.

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