Pescara, furti d’appartamento: autodifesa e pene più severe ai ladri

Pescara. Sbarca anche in città la raccolta firme per introdurre la proposta di legge sull’inasprimento delle pene ai ladri d’appartamento e autorizzare la legittima difesa del proprietario, non solo nel caso in cui il ladro metta in pericolo l’incolumità delle persone, ma anche se questo viene sorpreso in casa.

La proposta di legge, ‘Misure urgenti per la massima tutela del domicilio e per la difesa legittima’, arriva da Idv e attualmente è depositata in Cassazione. Si tratta di una legge a iniziativa popolare, perché per poter essere introdotta necessita di 50 mila firme, come citato dagli articoli n. 48 e 71 della Costituzione.

In sostanza, il testo di legge propone l’aumento delle pene di reclusione per chi s’introduce furtivamente in casa degli altri e mira ad eliminare il cosiddetto ‘eccesso colposo’ nel caso in cui il proprietario di casa reagisca in modo violento nei confronti del ladro, poiché questo avviene nell’ambito della legittima difesa di persone e cose.

Cita testualmente la proposta “All’articolo 55 del codice penale, in fine, è aggiunto il seguente paragrafo: “Non sussiste eccesso colposo in legittima difesa quando la condotta è diretta alla salvaguardia della propria o altrui incolumità o dei beni propri o altrui nei casi previsti dal secondo e dal terzo comma dell’articolo 52”.

“Possono firmare i residenti, il termine è il 15 maggio, la firma si potrà mettere presso gli uffici Urp di piazza Italia, dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 12:00 e il martedì e giovedì dalle 15:30 alle 17:00, con documento”, ha illustrato l’assessore all’Anagrafe, Laura Di Pietro, che ha aggiunto:

“Si punta non a trasformare in sceriffi i proprietari-vittime di furti, ma a misurare e tutelare il diritto di ognuno a difendersi e difendere la propria incolumità e proprietà minacciate. Anzi, la proposta vuole fare da deterrente: chi si introdurrà nei privati domicili saprà, dunque, di pagare più severamente il reato e di non potersi trasformare da aggressore in vittima chiedendo il risarcimento di eventuali danni. Per le stesse ragioni chi difende l’incolumità o i beni propri o altrui all’interno del proprio domicilio non potrà rispondere della propria condotta, neppure a titolo di eccesso colposo in legittima difesa”.

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