Pescara, centri sociali anziani: il Pd parte da via Maestri del lavoro

 

Pd_centri_anzianiPescara. Riaprire il centro sociale di via Maestri del lavoro, che resta chiuso nonostante le promesse della giunta, un forte ‘no’ alla tassa sugli anziani e destinare ai centri sociali della città la quota prevista per la vigilanza dei tornelli. Parte da questi presupposti la mobilitazione del Pd comunale e cittadino lanciata questa mattina nel piazzale dell’ex mercato coperto dei Gesuiti, di fronte ad un centinaio di utenti del centro anziani dei Colli. Presenti, fra gli altri, il capogruppo Moreno Di Pietrantonio, i consiglieri Alberto Balducci, Giuliano Diodati e Paola Marchegiani, la deputata Vittoria D’Incecco, il segretario del Pd Colli Piero Giampietro e il vicesegretario cittadino Francesco Pagnanelli.

 


Una mobilitazione che procederà attraverso un ordine del giorno portato alla discussione del Consiglio comunale. “Verrà discusso il primo ottobre» hanno annunciato Di Pietrantonio e Balducci, «perché questa struttura va riaperta e potenziata, altro che tassa richiesta agli anziani. Ci sono operatori appassionati e molto professionali, e potenziare le strutture sociali è un dovere dell’amministrazione per la lotta alla solitudine ed anche per risparmiare sulla sanità. Proponiamo che anziché destinare 150 mila euro alla vigilanza dei tornelli, queste risorse vengano assegnate ai centri sociali».
Pensa, il Pd, alle funzioni che questi centri svolgono: prevenzione delle patologie e quindi per il miglioramento della qualità della vita dei soggetti stessi, combattere la solitudine e la depressione che gli anziani evitano aggregandosi socialmente in dati luoghi. Ma allo stesso tempo pensa anche alle 3 cooperative che gestiscono i 5 centri cittadini, le quali non ricevono il pagamento delle prestazioni dal mese di gennaio vivendo di conseguenza una condizione economica di difficoltà e di indebitamento presso le banche.
“Esattamente sei mesi fa, il 22 marzo, il Comune aveva annunciato ufficialmente la riapertura, dopo pochi giorni, del centro di Via Maestri del Lavoro”, hanno detto Pagnanelli e Giampietro, “ma ora ci sono le officine comunali. L’ex mercato va riconsegnato subito alle attività sociali: abbiamo raccolto oltre 500 firme in pochi giorni, non è pensabile che un quartiere di oltre 30 mila abitanti sia privato di spazi per gli anziani. Questo centro serve 800 persone che non possono essere lasciate in pochi metri quadrati di Via Arapietra”.
Attualmente è in atto un bando da parte del Comune, si legge nel testo dell’ordine del giorno, per la nuova assegnazione del servizio di gestione dei centri sociali frequentati da circa 2300 anziani pescaresi: “Riteniamo debba essere rivisto in quanto prevede una seria di aspetti non propriamente funzionali per una gestione dei Centri Sociali ottimale. Detto bando prevede addirittura la compartecipazione finanziaria degli anziani con una quota di iscrizione. Pensionati che vivono con la pensione sociale minima”, scrive il Pd, che invita il sindaco e la Giunta a “reperire fondi eliminando iniziative inutili e costose come il bando previsto per la vigilanza ai tornelli del Comune (oltre 100 mila euro)”, in modo da rivedere il bando eliminando la quota di iscrizione e erogare alle cooperative le spettanze dovute.


Cerolini si difende

“Per sopperire nell’emergenza alla carenza di spazi, siamo stati costretti a far ricorso alla struttura di via Maestri del Lavoro che comunque già dal 2009 il vecchio governo di centro-sinistra aveva tolto agli anziani del quartiere che frequentavano il centro sociale per adibire l’immobile a deposito dei beni destinati ai terremotati de L’Aquila. Non appena avremo individuato la nuova area di deposito, effettuato il trasloco ed eseguito minimi lavori di ripristino e di tinteggiatura, riconsegneremo gli spazi di via Maestri del Lavoro agli anziani della città, – ha controbattuto alle polemiche del Pd l’assessore alle politiche sociali, Guido Cerolini-. Nel frattempo – ha ancora detto  Cerolini – convocheremo, come previsto, un vertice con i sindacati dei pensionati per valutare insieme le nuove misure proposte dall’amministrazione nel bando per l’affidamento della gestione dei nostri centri sociali, tra cui l’introduzione del ticket d’iscrizione richiesto all’anziano, il cui importo non è neanche stato fissato”. Per l’amministrazione è  assurdo parlare di ‘tassa’, visto che l’introduzione del ticket era stata decisa già nel 2004 dalla precedente amministrazione, quando addirittura si era stabilito di commisurare tale quota d’iscrizione al reddito Isee dell’anziano. La giunta Mascia avrebbe pensato di ripristinare semplicemente la ‘possibilità di prevedere un’eventuale quota di iscrizione’, una quota simbolica, di un solo euro, ma che dovrebbe consentire un monitoraggio effettivo del numero degli anziani che realmente frequentano i Centri sociali. Un ticket per monitorare la situazione? Non basterebbe una semplice tessera gratuita?

Inoltre entro la primavera del 2011 l’assessore annuncia anche l’apertura del quinto Centro sociale per anziani sul territorio, in via Rio Sparto, nel manufatto dell’ex mercato coperto in via di ristrutturazione. Entro 200 giorni l’opera sarà completata e nella struttura verranno realizzati una sala con Internet Point per gli anziani del quartiere, il Centro Alzheimer e, annesso, un Teatro con 107 posti a sedere. Necessari per l’intervento ammonta 325mila 741,32 euro.

Daniele Galli

 

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