Pescara, al via il convegno sulla dislessia all’Aurum

Pescara. Si parlerà di dislessia nel convegno di domani, sabato 12 marzo all’Aurum, con testimonianze da parte dei diretti interessati, approfondimenti sulle diverse tipologie dei disturbi dell’apprendimento e le norme vigenti in materia di strategie scolastiche per garantire a docenti e alunni gli strumenti adeguati.

I lavori del convegno ‘My Story’ inizieranno a partire dalle ore 9:00:

dopo i saluti istituzionali dell’assessore regionale, Donato Di Matteo, del sindaco, Marco Alessandrini e di alcuni assessori e consiglieri comunali, si entrerà nel vivo dell’argomento con le testimonianze portate da Victoria Aiello e Giulio Carboni, testimonial dell’Aid (Associazione italiana Dislessia) sezione di Pescara;

alle ore 15:30 si proseguirà con la tavola rotonda: ‘La scuola tra certificazione, normativa e tutela’, con gli interventi di M. C. De Nicola (USR), E. Gennaro (NPI), N. Mariotti (servizio consulenza legale AID PE), M. D’Ormea (genitore AID), T. De Marinis (presidente Aid).

L’assessore Di Matteo lo scorso anno è stato tra i promotori della legge 136/2015 ‘Disposizioni in favore dei soggetti con DSA, disturbi specifici dell’apprendimento (dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia)’, approvata a settembre 2015 dal Consiglio regionale a firma anche dei consiglieri regionali Mario Olivieri, Andrea Gerosolimo, Luciano Monticelli, Sandro Mariani, Alberto Balducci, Lorenzo Sospiri e Mauro Di Dalmazio.

“La legge approvata lo scorso autunno”, ha illustrato l’assessore ai Progetti speciali e territoriali, Donato Di Matteo, “consente di uniformare l’iter di attestazione della diagnosi di DSA sull’intero territorio regionale e di avviare azioni di prevenzione e supporto calibrate sulle reali necessità degli alunni, con successivi interventi pedagogici”.

“Sono molto vicino a questo mondo dopo aver affrontato per mesi l’iter di concertazione e approvazione della normativa. Questa è una legge che va a favore delle famiglie ed è utile per il percorso scolastico grazie all’inserimento delle attività di screening nelle scuole, utili per individuare casi sospetti di DSA, evitando gli errori del passato relativi ad una diagnosi approssimativa e che determinava falsi casi di DSA”.

“La legge permette, altresì, ai docenti di effettuare la segnalazione di sospetto DSA alla famiglia, la quale poi si curerà di rivolgersi al servizio sanitario pubblico per avviare un percorso diagnostico. Non dimentica, altresì, i soggetti con DSA in età adulta che a causa dell’assenza di validi percorsi diagnostici negli ultimi vent’anni, oggi, subiscono le conseguenze di un mancato intervento correttivo. Convegni come questi hanno l’obiettivo di sensibilizzare e di formare sulle criticità legate ai DSA il personale scolastico, gli operatori socio-sanitari e le famiglie”.

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