Pescara, quale futuro per l’ex Cofa?

pescara_portoPescara. Quale soluzione per le aree ex Di Properzio ed ex Cofa? Le zone che abbracciano il Porto di Pescara sono sono lasciate all’abbandono e non sembrano esserci idee concrete sul futuro della zone. Per il Pd pescarese fondamentale sarà il rapporto con il mare “è perciò necessario riprendere senza indugi il programma di definizione delle aree portuali, attraverso il Piano Regolatore Portuale e le aree dell’ex Cofa, in un cammino di condivisione delle scelte per il bene della città”.


Il territorio comprendente le aree portuali, dell’ex Cofa e degli ex serbatoi Di Properzio, definiti nella programmazione urbanistica comunale come PP2 – Piano Particolareggiato 2 –  potrebbe diventare per il consiglieri comunali del Pd, un polo di sviluppo economico e culturale connesso strettamente alla presenza importante del Porto commerciale e del Porto turistico, da una parte e a grandi strutture culturali come quella dell’ex Aurum, e di richiamo come il Ponte del Mare. Per raggiungere questo obiettivo sono 5 i punti fondamentali:
1.completamento degli assetti strutturali riguardanti la diportistica turistica del Marina di Pescara;
2.ridefinizione delle strutture portuali riguardanti le grandi linee di navigazione per i collegamenti in primis con la Croazia  e la Grecia e con la possibilità di accogliere anche navi da crociera;
3.creazione di un polo fieristico-convegnistico;
4.creazione di attività di richiamo di tipo ludico afferenti al mondo marino;
5.creazione di strutture ricettive adeguate alle funzioni sopra dette.

“Invitiamo per questo il Comune – si legge in una nota dei consiglieri del Pd – a non lasciare cadere l’argomento, anzi a rilanciarlo su un tavolo tecnico-politico che ponga la questione riguardante genericamente il PP2, ma che molto più concretamente si configuri come lo snodo per ridare ossigeno a una economia cittadina fiaccata dalla crisi e a uno sviluppo urbanistico-edilizio-economico di un’area centrale della nostra città oggi completamente abbandonata. Un degrado che stride, oggi più che mai, con l’attrattiva invece rappresentata dal Ponte del Mare, un’opera ammirata da migliaia e migliaia di frequentatori e che per questo potrebbe essere una chiave importante per accelerare tale sviluppo anziché affogarlo nel degrado della mancanza di un’azione decisiva. A questo fine, a settembre, alla ripresa dell’attività consiliare, il Gruppo del Pd solleciterà l’amministrazione comunale a scendere in campo, lasciandosi alle spalle l’inutile inerzia legata alle azioni e ai fantasmi delle amministrazioni precedenti e realizzando progetti che la città aspetta, senza mancare di volgere lo sguardo sulla opportunità che Pescara si doti di un moderno palaeventi che possa colmare il vuoto per iniziative riguardanti l’organizzazioni di grandi eventi e non solo musicali, che rappresentano un ulteriore elemento per la promozione dell’immagine della città”.

 

 

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