Pescara, maggiori controlli al mercatino delle aree di risulta della vecchia stazione

pescaraPescara. Controlli quotidiani al mercatino etnico delle aree di risulta dell’ex stazione ferroviaria per contrastare il fenomeno della vendita di merce contraffatta e ripristinare le condizioni di legalità nella struttura. Sono tra le richieste presenti nella lettera scritta oggi dal  Presidente della Commissione Commercio Antonio Sabatini ed inviata al sindaco Albore Mascia, al comandante provinciale della Guardia di Finanza Maurizio Favia, al Comandante provinciale dei Carabinieri Marcello Galanzi e al comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato Guido Conti.

“Da mesi, anche attraverso la Commissione Commercio – ha dichiarato Sabatini – abbiamo verificato la necessità di contrastare in qualche modo il dilagante fenomeno del commercio abusivo di oggetti contraffatti, svolto prevalentemente da extracomunitari, in forma ambulante, ma anche come commercio fisso presso il mercatino multietnico delle aree di risulta, a ridosso della stazione ferroviaria, area da poco tempo entrata nelle disponibilità del Comune di Pescara per un periodo di nove anni, come da contratto di comodato firmato con la società Rete Ferroviaria Italiana Spa. Sappiamo che il periodo non è roseo dal punto di vista economico, ma è evidente che chi compra merce contraffatta commette quattro errori in una sola volta: compie un illecito amministrativo, offre un contributo alla criminalità organizzata, concorre all’evasione fiscale e allo sfruttamento del lavoro nero e mette a repentaglio il sistema produttivo, favorendo tre illeciti distinti ma collegati, ossia la vendita di merce contraffatta, l’occupazione abusiva del suolo pubblico e la commercializzazione sine titulo di prodotti. Se non si interviene drasticamente si distrugge il mercato, si chiudono le attività, i posti di lavoro saltano e l’evasione fiscale aumenta a dismisura. Una situazione assolutamente intollerabile per una città come Pescara che vive anche di commercio e i negozianti si aspettano una risposta concreta eliminando totalmente la piaga della vendita di oggetti contraffatti che genera una concorrenza sleale. Da una serie di sopralluoghi effettuati dalla Polizia municipale presso il mercatino etnico delle aree di risulta sono emerse diverse irregolarità che vanno dalla mancanza di autorizzazione comunale al mancato pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico, verificando anche la vendita di merce illegale. L’amministrazione ha già più volte sollecitato le Forze dell’Ordine a effettuare interventi che però, sino a oggi, non hanno comunque impedito agli extracomunitari di continuare la propria attività. Oggi – ha concluso Sabatini – alla luce anche della nuova normativa in materia di contraffazione che ha istituito nei settori dei prodotti tessili, della pelletteria e calzaturieri un sistema di etichettatura obbligatoria dei prodotti per evidenziarne il luogo d’origine, prevedendo sanzioni amministrative pecuniarie ancora più severe, compresi il sequestro e la confisca delle merci in caso di violazioni, invito le Forze dell’Ordine a predisporre controlli continui, anche quotidiani, in modo alternato e coordinato, presso il mercatino della stazione di Pescara per stroncare una volta per tutte la vendita degli articoli contraffatti, restituendo legalità al mercatino stesso e garantendo pari dignità e condizioni ai commercianti, eliminando la concorrenza sleale. Una richiesta che non ha alcun intento discriminatorio, ma piuttosto punta a tutelare quegli ambulanti extracomunitari che pure operano sul nostro territorio nel rispetto delle norme e delle regole”.

 

 

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