Bussi, comitato cittadino manifesta in Regione: ‘Luciano dacci una mano’

Bussi sul Tirino. Il presidente della Regione Luciano D’Alfonso ha ricevuto stamattina a Palazzo Silone, sede della giunta regionale, una delegazione del Comitato di cittadini bonifichiamo e reindustrializziamo Bussi, all’Aquila per sollecitare la Regione a convocare la conferenza dei servizi che deve sottoscrivere l’accordo di programma per la cessione dell’ex polo chimico dalla Solvay alla Unichimica di Alberto Filippi.

Stamani davanti a palazzo Silone, una cinquantina di cittadini di Bussi hanno protestato con l’obiettivo di sbloccare la situazione. “Luciano dacci una mano”, “Ci sono i soldi ci sono gli imprenditori manca solo la firma della Regione”, “Sos politici”‘, “L’Abruzzo rinuncia a 400 posti di lavoro”, sono alcuni degli slogan esposti.

La presenza nel capoluogo è coincisa con una serrata a Bussi sul Tirino, dove tutte le attività commerciali e artigianali sono rimaste chiuse, i dipendenti comunali si sono messi in ferie in massa, garantendo i soli servizi essenziali, e non si è svolto il mercato del martedì.

La Regione Abruzzo convocherà a breve un incontro a Bussi per verificare l’attuazione della procedura per la bonifica del sito inquinato. Lo ha assicurato il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, alla delegazione dei comitati cittadini che stamane hanno organizzato un sit -in di protesta davanti la sede della Giunta regionale all’Aquila.

D’Alfonso ha ricevuto una rappresentanza di cittadini e il sindaco di Bussi Salvatore Lagatta, che hanno chiesto l’intervento diretto del presidente della Giunta regionale presso il ministero dell’Ambiente per l’immediata convocazione della Conferenza dei servizi per il progetto di bonifica del sito inquinato.

Il sindaco di Bussi ha fatto una breve cronistoria della vicenda legata al disinquinamento del sito e il presidente D’Alfonso ha assunto l’impegno di convocare quanto prima a Bussi un incontro pubblico per raccogliere le richieste dei comitati cittadini e dell’amministrazione comunale e girarle successivamente ai vertici del ministero dell’Ambiente per la sottoscrizione dell’accordo di programma di reindustrializzazione del sito.

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