Pescara. Manifestazione di protesta questo pomeriggio a Piazza Sacro Cuore a Pescara, contro il rincaro delle bollette dell’acqua. Promotori dell’iniziativa le Associazioni: AbruzzoSocial Forum, WWF, Oltre Abruzzi, alla manifestazione hanno aderito anche Rifondazione Comunista, Pescara In Comune Amici di Beppe Grillo. Dopo lo scandalo di Bussi e dell’acqua contaminata l’assemblea dei 64 sindaci (Pescara e provincia, Chieti, Francavilla, S. Giovanni, Atri, Silvi) su proposta del Commissario dell’Ente d’Ambito Caputi ha riconvocato un assemblea per aumentare le tariffe.
Sempre attivo nelle manifestazioni il consigliere Comunale e Regionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo: “Il motivo principale di questa protesta è che gli attuali vertici di ACA (l’azienda che gestisce l’acqua) non è legittimato – dichiara Acerbo – a chiedere un aumento ai cittadini in quanto è evidente, che questo rialzo delle tariffe non andrebbe a migliorare il servizio, ma a pagare i costi dei servizi derivanti dalla gestione clientelare di questi anni”.
Acerbo ha denunciato l’assunzione dentro l”’ACA di esponenti politici, parenti e loro clienti e tutto questo lo dovrebbero pagare i cittadini? non mi sembra giusto. Vorrei ricordare che il Partito trasversale dell’acqua è oggetto di numerose inchieste giudiziarie. C’è quella nata dalle nostre denunce di Rifondazione Comunista e WWW quella sull’inquinamento dell’acqua, poi c’è quella sul depuratore di Pescara, la Fangopoli. Negli ultimi giorni c’è la nuova inchiesta relativa agli stralci per gli amici degli amici e via discorrendo. Addirittura il presidente dell’ACA avrebbe prelevato 19.000mila euro come anticipo di spese personali. Voglio ricordare – ha concluso il consigliere del Prc – che i sindaci sono anche azionisti dell’ACA, per i Comuni, invece di chiedere raccomandazioni, dovrebbero andare lì a controllare i conti e a determinare una riduzione dei costi”.
Rita Consorte
