Aumento tariffe acqua, la soluzione è il risanamento Aca

conf.rifondazionePescara. Solo ieri l’assemblea dei sindaci Ato si era sciolta con il nulla di fatto, quorum  mancante e aumento delle tariffe acqua per il momento rinviato al 2 luglio. Ma la protesta di Rifondazione non si arresta e continua questa mattina nella sala consiliare del Comune di Pescara. Ai compagni l’incertezza non basta, e chiedono dunque interventi immediati che portino reali soluzioni per la cittadinanza. Un agguerrito, Maurizio Acerbo ha dato l’input alla conferenza stampa indetta da Rifondazione e dall’Associazione OltreAbruzzi,  per illustrare quanto grave sia al momento la situazione.

 

Un punto pare chiaro, per il momento qualcosa da scongiurare c’è, ovvero l’unica soluzione prospettata dalla maggioranza dell’assemblea dei sindaci: l’aumento delle tariffe. Ieri per dare il là definitivo ad un provvedimento che metterebbe in ginocchio migliaia di famiglie è mancato un soffio, occorrevano 33 voti, hanno votato in 32,  di cui solo 7 contrari. “Da quanto è  emerso nel corso dell’assemblea, – dice Corrado Di Sante, segretario provinciale Prc – i sindaci hanno tutti concordato sui problemi interni alla gestione dell’Aca, ma all’atto concreto di una sospensione dell’assemblea, con proposta di riconvocarne una straordinaria con gli azionisti Aca (sindaci stessi) nessuno avrebbe gradito”. La richiesta, proposta dal sindaco di Tocco da Casauria, Rizziero Zaccagnini sembrerebbe aver suscitato l’ira di molti e l’accoglienza di pochi. Da quanto dichiara Zaccagnini, i sindaci  come soci Aca, avrebbero il dovere di andare nel concreto a verificare le conseguenze della gestione fallimentare che sta portando all’aumento, loro potrebbero subito metter mano nei conti della società, per ridurre i costi e scongiurare gli aumenti. Da quanto racconta Isidoro Malandri dell’associazione OltreAbruzzi, il  Commissario Regionale Caputi, si starebbe facendo forte di pressioni sui sindaci stessi: “se in assemblea non viene approvato l’aumento delle tariffe io vado a gara”, “andando così ben oltre le proprie competenze”, continua Acerbo. Andare a gara per i comuni significherebbe dunque perdere la gestione pubblica dell’acqua, all’orizzonte sarebbero già pronte le multinazionali per mettere le mani su un patrimonio milionario, decretando a tutti gli effetti la privatizzazione. Domanda sorge dunque spontanea, la soluzione potrebbe essere realmente l’aumento? Acerbo risponde che con il rincaro sulle tariffe l’Abruzzo in ogni caso non si salverebbe dalla privatizzazione, le potenziali soluzioni sarebbero insite nell’assemblea Aca. “Agire sul risanamento dell’azienda, significherebbe già aver vinto un pezzo di battaglia contro la privatizzazione, poiché finchè l’acqua resta pubblica i cittadini possono continuare a manifestare il dissenso,cosa improponibile con l’arrivo delle multinazionali che di certo non cercano il consenso della popolazione”, conclude Acerbo.

Pignoli (Lista Teodoro) si schiera con Rifondazione

Anche la Lista Teodoro boccia in toto l’aumento prospettato dall’assemblea dei sindaci Ato. “Il provvedimento sbagliato, al momento sbagliato”, questo rappresenterebbe per Massimiliano Pignoli, fedelissimo di Gianni Teodoro il paventato spauracchio. “Chiediamo al sindaco Luigi Albore Mascia e alla Giunta comunale un’approfondita riflessione per scongiurare il rischio dell’aumento delle tariffe dell’acqua. “La Lista Teodoro – ha dichiarato il capogruppo – si unisce a quei cittadini che si oppongono all’incremento dei costi dell’acqua, innanzitutto perché tale spesa non farebbe altro che gravare ulteriormente sulle tasche di tutti quegli utenti che stanno cercando di uscire dal triste momento di crisi economica che sta investendo il Paese in toto”.  La Lista Teodoro è quindi pronta a dare battaglia a tutti coloro che si dichiareranno a favore dell’aumento, starebbe infatti già organizzando una ‘Giornata no acqua’, dove, in segno di protesta, inviterà tutta la città a non aprire il rubinetto di casa per un giorno intero. Affermazioni determinate, quelle dichiarate dal capogruppo della Lista Teodoro, Massimiliano Pignoli nel corso dell’odierna conferenza stampa indetta sul ‘caso’. Ma i Teodoriani non si fermano ed ipotizzano già anche possibili ‘invasioni’ pacifiche delle aule consiliari dei Comuni che voteranno a favore dell’aumento delle tariffe oltre che la pubblicazione di manifesti contenenti il documento approvato dai sindaci, con i nomi in evidenza di chi si esprimerà a favore e chi contro. Per Pignoli l’unica cosa che conta in questo momento è la tutela e la soddisfazione delle esigenze delle persone in maggiore difficoltà.

Monica Coletti

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