Pescara: bilancio negativo del Pd sul primo anno Albore-Mascia

pd_manifesto_1annomasciaPescara. Ad un anno dall’insediamento di Luigi Albore Mascia a Palazzo di Città, il Pd pescarese esclama a voce forte è corale: “Un anno di centrodestra: Pescara è abbandonata”. Questi i caratteri cubitali che campeggiano sul significativo manifesto che ha fatto da sfondo alla conferenza stampa convocata questa mattina nella sala consiliare.


Presenti numerosi esponenti di tutti i livelli del Partito Democratico, i consiglieri comunali Alessandrini, Balducci, Blasioli, D’Angelo, Del Vecchio, Diodati, Di Pietrantonio, i circoscrizionali Cuzzi e Pagnanelli, i segretari Casciano e Romano. Tante voci per un solo giudizio critico. Marco Alessandrini parte da: “un dato reale: la profonda delusione verso il primo anno di Mascia, la quale porta il Pd ad un giudizio negativo. Da un anno la città è ferma, non si sta facendo nulla, non si sente parlare di azioni strategiche: che fine hanno fatto i progetti sull’Ex-Co.fa, sul Piano Regolatore Portuale o sull’area di risulta, dove sono stati fatti piccoli rattoppamenti da poche migliaia di euro solo come maquillage per coprire il vero problema?”.
La bocciatura, secondo Alessandrini, si poggia non solo sul giudizio dell’opposizione: “Vasti settori della cittadinanza, l’impresa, l’associazionismo, il sindacato, esprimono l’unanime coro di dissenso per un percorso amministrativo mai nato che ha reso Pescara una città introflessa, chiusa su se stessa che non cura neanche le piccole cose alla base del vivere civile, vedi i parchi cittadini che sembrano savane”.
Più sarcastico il segretario cittadino Casciano, secondo il quale: “Mascia ha perso la partita 4-0, perché quattro erano i punti principali del suo programma e li ha toppati tutti e quattro: lavori pubblici, mai iniziati e per i quali sono stati persi tre finanziamenti importanti, l’ultimo quello per l’asse attrezzato; viabilità, Mascia si è fermato al baciamano ad alcune forze della città con la riapertura della rampa di Piazza Italia; per occupazione e sicurezza, invece, non ha fatto assolutamente niente”. Sulle pagelle di fresca stesura sulla stampa, interviene Gianluca Fusilli: “I voti non spetta darli a minoranza od opposizione, ma ai cittadini, quello che è certo è che i quotidiani testimoniano la decadenza di Pescara, la città più importante d’Abruzzo, come traino economico: il Sole 24 l’altro ieri ha definito la città come ferma, dopo dieci anni di alta velocità”.
Poi, Fusilli allarga il tiro, parlando di irresponsabilità amministrativa collegiale: “Non solo questa è una amministrazione incapace di farsi ascoltare, ma anche i dirigenti regionali e nazionali del PDL si assumono solo un ruolo marginale nel nostro territorio; i vertici nazionali vengono in Abruzzo solo per presentare i libri, come fa Quaglieriello, il Presidente Chiodo invece deve dirci se a Pescara vuole solo avere la sede o intende anche fare qualcosa”.
Sia Alessandrini: “difficile parlare di prospettive di sviluppo quando si spreca la maggior parte del tempo a sedare le risse all’interno della maggioranza”, sia Fusilli : “noi vorremmo confrontarci con le loro proposte, ma questi non propongono niente, vorrà dire che cominceremo a proporre noi”, parlano di rilancio del progetto alternativo di governo del Pd : “con l’ambizione di riprendere i sei anni di indiscussi successi realizzativi, per dare un presente e un futuro migliori a Pescara”, conclude Alessandrini.
Viene chiesto, infine, se il Pd intenda aspettare il ‘lento suicidio elettorale’ di Mascia o se sarebbe pronto, in questo momento a riprendere le redini dell’amministrazione. Risponde con una battuta Fusilli: “non parliamo di suicidio, perché non se lo auspica nessuno: dico solo che l’impressione è che si sta aspettando che si consumi la candela; noi, allora, faremo proseguire la processione”.
I giovani e i quartieri. I Giovani Democratici di Pescara parlano, in una nota, di ‘risultati deprimenti’ e di ‘amministrazione silente’ nei confronti delle richieste fatte dai giovani:”la cosa che più ci sconvolge è la delusione nei confronti di quei componenti della maggioranza che hanno 25-30 anni che in un anno di consiliatura non sono stati in grado proporre una idea per i giovani pescaresi, per i quali la giunta non ha idee: lo testimonia il fatto che la delega alle politiche giovanili non è stata affidata a nessun assessore, bensì al sindaco e non sa che farsene”.
Dalle circoscrizioni non giungono voci fuori dal coro, ovviamente sempre Pd. Il consigliere Giacomo Cuzzi sottolinea che: “a Portanuova non si fanno Commissioni da un mese, da quando i presidenti non restituiscono le deleghe a Pier Nicola Teodoro, che le ha richieste a seguito del litigio in atto nella maggioranza in comune: i cittadini continuano così a pagare lo stallo creatosi tra Teodoro e Albore Mascia”. Francesco Pagnanelli, consigliere per i Colli denuncia, invece, l’abbandono dei quartieri e il totale degrado delle periferie: “mentre l’Amministrazione dorme aspettando di ricompattarsi internamente, finora con scarsi risultati, i Consigli di circoscrizione non possono far altro che approvare all’unanimità ordini del giorno proposti dal Pd: scelta obbligata di fronte all’incuria in cui viene lasciata versare la città”.

La replica del capogruppo Pdl Lorenzo Sospiri. “I primi 12 mesi di Governo della giunta Albore Mascia sono quelli che ci hanno permesso di recuperare e salvare tutti i fondi che il precedente governo di centro-sinistra aveva perso, dai finanziamenti per la Caserma dei Carabinieri a quelli per le ‘grandi opere strategiche’ come il Ponte nuovo e il Teatro. Dodici mesi che ci hanno permesso di riaprire dialoghi con le categorie produttive, di rilanciare l’immagine di una città mortificata da anni di un governo da marciapiede, fumoso e scarsamente produttivo. Accettiamo qualche critica sulla manutenzione ordinaria, relativamente a verde e asfalti, colpa anche di un bilancio approvato tardi per la politica ostruzionistica portata avanti dallo stesso centro-sinistra ai danni della città. L’avvio delle grandi opere ci mostrerà però il volto autentico di un’amministrazione basata sulla concertazione e non sulla dittatura di un uomo solo al comando”. Lo ha detto il capogruppo del Pdl al Comune di Pescara Lorenzo Sospiri, replicando all’odierna conferenza stampa del Pd sul primo anno di governo della giunta Albore Mascia.
“Scarsa, vaga e astratta l’odierna conferenza del Pd – ha commentato Sospiri – che ha tentato di coprire l’assenza di argomenti con un manifesto tra l’altro di dubbio gusto per una città situata in una regione reduce da un tragico terremoto. Mi chiedo quanti fratelli aquilani ospiti nel capoluogo adriatico abbiano apprezzato in queste ore l’immagine di una torre franata, con delle macerie a terra, immagini che sicuramente poco si addicono a Pescara, ma ricordano troppo bene quello che accaduto a L’Aquila, dunque una caduta di stile per un Pd che ha superato anche la fase del dessert e che cerca di coprire le proprie spaccature interne con le chiacchiere. Fa sorridere sentire il consigliere Alessandrini parlare di Pescara come di una città  chiusa su se stessa: Pescara è la città che ogni fine settimana accoglie migliaia di giovani provenienti da ogni parte della regione, ma anche dalle Marche o dall’Umbria. Pescara è oggi la città delle grandi opere, realizzate con trasparenza e rispettando le procedure, la città che ha saputo ritrovare il dialogo con gli altri Enti, come la Regione, per progettare il recupero dell’ex Cofa, con il mondo dell’imprenditoria e con la Provincia, per la realizzazione del grande teatro sulle aree di risulta, con la marineria, i balneatori e con il Ministero per progettare un porto che sia realmente funzionale alle necessità del territorio. Pescara è tornata a essere governata da un’amministrazione che sa dare servizi, come i parcheggi nelle aree strategiche del territorio. Abbiamo registrato qualche difficoltà nella manutenzione ordinaria, relativamente a verde e asfalti, colpa della tardiva approvazione di un bilancio serio e concreto, osteggiato dal centro-sinistra in aula, lo stesso centro-sinistra che oggi chiede la riduzione della Tarsu dopo averla incrementata del 30 per cento il 15 dicembre del 2008, una data che i cittadini dimenticheranno molto difficilmente”. In merito ai contrasti politici in seno alla coalizione di centro-destra, “è evidente che nulla hanno a che vedere con l’operato del sindaco e della giunta – ha proseguito il capogruppo del Pdl – trattandosi di argomenti di esclusiva competenza delle segreterie politiche. Al centro-sinistra consiglio di rassegnarsi ai prossimi cinque, dieci, quindici anni che trascorrerà all’opposizione, come deciso dai cittadini lo scorso giugno 2009; anni in cui potrà anche avanzare proposte di delibera, purché siano in linea con quel programma di governo proposto dal centro-destra e promosso  dai pescaresi”.

Daniele Galli

 

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