Pescara, dopo Stop Gettonificio il M5S propone Open Municipio

Pescara. Cinque proposte per “rivoluzionare” il funzionamento del gettone di presenza per commissioni e consiglio comunale: è il pacchetto Open Consiglio che il M5S DI Pescara presenta per ridurre i costi di Palazzo di Città e per evitare comportamenti furbetti” da parte dei consiglieri comunali.

La proposta dei pentastellati arriva dopo che, nell’ultimo consiglio comunale, è stata rinviata per l’ennesima volta la votazione della delibera “stop gettonificio” sull’erogazione dei gettoni di presenza dei consiglieri: “OpenConsiglio prevede che l’erogazione del gettone di presenza”, spiegano i consiglieri comunali M5S, “venga effettuata solo se viene certificata un’effettiva partecipazione del consigliere comunale all’intera seduta valida della commissione eliminando l’effetto per cui era possibile,  invece, ricevere il gettone solo apponendo una semplice firma.  Nel caso dei consigli comunali viene proposta invece la partecipazione ad almeno i 2/3 della seduta o per un’ora non consecutiva della durata complessiva”.

All’azione “anti-furbetti“, il m5s aggiunge un’altra proposta, quella del “riduciamo i costi” con cui si chiede di ridurre il numero di commissioni da undici a nove. Le ultime tre proposte riguardano, infine, il controllo delle attività svolte all’interno delle istituzioni, la partecipazione dei cittadini e la trasparenza. Il M5s ha già depositato da un paio di mesi la proposta di delibera per concedere ai cittadini uno spazio di “question time” durante i lavori consiliari da combinare con l’attivazione dello streaming delle attività di commissione e con “Open Municipio”, la cui mozione, già approvata in consiglio comunale, non è stata ancora resa operativa dalla giunta Alessandrini: “Con quest ultima”, sottolineano i pentastellati, “i cittadini potranno monitorare e controllare l’attività dei consiglieri, del sindaco e degli assessori oltre che proporre discussioni su problemi e temi, attraverso lo streaming invece durante le commissioni si garantirebbe una maggiore trasparenza su quanto avviene nelle stanze di palazzo ed, infine, grazie al question time, si darebbe la possibilità a tutti i cittadini di poter rivolgere interrogazioni direttamente all’amministrazione comunale durante i consigli”.

 

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