Pescara, Ponte del Cielo: M5S pronto a ricorrere al Tar

Pescara. Dopo quella popolare, arriva anche nelle commissioni del Comune la contestazione contro il Ponte del Cielo.

“Il Comune di Pescara, per assecondare gli sfizi del Presidente della Regione, sta calpestando una marea di norme: poiché si tratta di un’infrastruttura pubblica, per essere realizzata dovrebbe essere prevista nel piano regolatore o in una sua variante specifica”: lo afferma la consigliera del M5S Erika Alessandrini, dopo la commissione Controllo e garanzia, riunita ieri su richiesta dal Movimento 5 Stelle, per approfondire tutti gli aspetti relativi all’ammissibilità dell’opera, e sull’iter di approvazione “che definire fulmineo è un eufemismo”, commenta la pentastellata.

A relazionare in commissione è stato il dirigente dei Lavori Pubblici del Comune di Pescara: “Stamattina si attendono gli ultimi pareri dalla conferenza dei servizi che darà il via libera ad un’opera che”, prosegue la Alessandrini, “manon è possibile non vedere che su quell’area, oltre al piano demaniale comunale, si sta scavalcando un piano particolareggiato che non prevede nessun ponte.

“Ci troviamo di fronte ad un caso del tutto analogo alla realizzazione della strada nell’area di risulta, voluta dall’Amministrazione Mascia”, sostiene l’esponente grillina, “In quel caso, il TAR Pescara, proprio per la violazione delle norme del PRG, ha annullato la delibera del Comune e fatto ripristinare il parcheggio esistente. Lo stesso centrosinistra, che criticava Mascia, oggi calpesta le stesse norme che prima riteneva valide ed inviolabili, buttando via così una grande quantità di soldi pubblici”.

“Ma se la maggioranza e D’Alfonso vanno avanti a testa bassa”, annuncia Erika Alessandrini, “il Movimento 5 Stelle promuoverà un ricorso alla giustizia amministrativa, perché siamo indignati per come l’Amministrazione Alessandrini e l’ex sindaco D’Alfonso stiano sperperando fondi pubblici per opere futili e non per le priorità di questa città, come il risanamento e la valorizzazione del fiume, vera causa del tracollo turistico del litorale pescarese”.

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