Pescara, apre il Festival dell’Oriente

Pescara. Per la prima volta in città il Festival dell’Oriente, che si terrà da venerdì 6 a domenica 8 aprile nel complesso Pescara Fiere di via Tirino.

Oltre 200 espositori prenderanno parte alla manifestazione, che aprirà i battenti a partire dalle 10:30 di venerdì 6 aprile, per una rassegna che mette insieme mostre fotografiche, bazar, stand commerciali, gastronomia tipica, cerimonie tradizionali e spettacoli nelle numerose aree tematiche dedicate ai vari Paesi.

Stamane la presentazione della tappa pescarese del Festival, che tocca 13 diverse città italiane, in presenza dell’assessore a Turismo e Grandi Eventi Giacomo Cuzzi, dell’organizzatore logistico degli eventi fieristici del complesso Giancarlo Cianflone e di Michele Panfietti e Paolo Bertanelli, della società Idee in Fiera che sette anni fa ha ideato il format divenuto celebre in tutta Europa.

“Il Festival dell’Oriente è una grande fiera che siamo certi attrarrà migliaia di persone a e siamo orgogliosi di aver patrocinato questa prima pescarese di un evento fortunatissimo nelle altre città italiane, dove si svolge da anni”, afferma l’assessore Cuzzi.

“Il format del Festival dell’Oriente è nato 7 anni fa a Carrara come corollario del campionato del mondo di arti marziali che organizzavamo”, racconta Michele Panfietti, con Paolo Bertanelli, motore organizzativo dell’evento per la società Idee in Fiera. “Il Festival nacque per arricchire la manifestazione di eventi culturali e poi, complice la passione per l’Oriente e il grande interesse suscitato, è diventato un Festival in piena regola”.

“Siamo stati i primi in Italia, oggi sono 13 le tappe che portiano in giro per l’Italia e presto anche in altri Paesi: Bologna, Milano, Roma, Torino, Oltremare di Napoli, Levante di Bari, Perugia, Carrara, Bolzano, Udine e, ultima arrivata Pescara, perché in Abruzzo non avevamo avamposti e questo ci è sembrato molto interessante. Quest’anno portiamo il Festival anche all’estero: a Nizza prima tappa e poi in Germania, Austria, Inghilterra e Spagna”.

“E’ un grande circo in cui lavorano centinaia di persone che si sposta per 6/7 mesi l’anno, con 200 artisti provenienti da tutti i Paesi d’Oriente che si esibiscono. La risposta è imponente: a seconda di città e periodo abbiamo una media di almeno 40.000 visitatori a fiera, per un totale di oltre 600.000 presenze in un anno”.

“Il Festival è concepito come un grande contenitore dentro cui sono inseriti gli aspetti principali della cultura orientale, spiritualità, arte, artigianato, ma è costruito per regalare emozioni e far sì che i visitatori possano emozionarsi di fronte alle meraviglie orientali, assaporandone anche l’intensa spiritualità. Ci sono varie aree: cultura e Paesi più importanti d’Oriente, riprodurremo un villaggio giapponese con tecniche colturali ikebana, bonsai, la cerimonia del tè; un altro dedicato all’India con la riproduzione del Taj Mahal; un’area tailandese bellissima; un’altra dedicata alla Mongolia, Vietnam, Tibet e una sezione  per le conferenze, a cui il pubblico può accedere scegliendo dal programma che ogni giorno anima l’esposizione”.

“C’è poi anche un vero e proprio bazar, con 200 stand di prodotti tipici: dalle campane tibetane, alle stoffe e abbigliamento tipico e ai prodotti gastronomici. Ci sono anche diversi palchi, dove dalle 10 alle 22,30 si esibiranno 200 artisti da tutto il mondo orientale: maghi, acrobati, ballerini, prestigiatori che incanteranno il pubblico con le proprie performance”.

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