Anffas in piazza a Pescara per Telethon

Pescara. Ci sarà anche Anffas, Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, nelle piazze il 13 e 14 dicembre per sostenere, insieme a Telethon, la ricerca sulle malattie genetiche.

A Pescara aderiscono all’iniziativa ‘Io sostengo la ricerca con tutto il cuore’ Anffas Abruzzo e Pescara, che vi aspettano sabato 13 e domenica 14 dicembre dalle ore 10 alle 17 in piazza Sacro Cuore.

La partecipazione dell’Associazione alla campagna di piazza ed alla maratona segna il primo importante passo della partnership che Anffas e Telethon hanno avviato a sostegno della ricerca scientifica sulle disabilità intellettive e/o relazionali.

L’obiettivo è quello di promuovere e sostenere con la ricerca genetica sulle malattie che determinano disabilità intellettive e relazionali, per assicurare un futuro di speranza alle presenti e nuove generazioni nell’intero orizzonte dell’approccio scientifico alla disabilità, dalla prevenzione alla diagnosi e al trattamento.

“Anffas è impegnata da 56 anni per garantire alle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale ed alle loro famiglie la migliore qualità di vita possibile” afferma Roberto Speziale, Presidente Nazionale dell’Associazione “ed avere una buona qualità di vita significa anche avere speranze di cura, di una vita lunga ed in buona salute”.

Le malattie genetiche ad oggi conosciute sono diverse migliaia di malattie genetiche, per un 70% pediatriche; per la maggior parte di queste non esiste una terapia risolutiva. La rarità di queste patologie fa sì che esse siano trascurate dai principali investimenti pubblici e privati. Tra queste, molte determinano una disabilità intellettiva e/o relazionale. Telethon esiste proprio per far sì che nessuno sia escluso dalla concreta speranza di una cura.
Grazie alla ricerca finanziata, per molti bambini nel mondo esiste, finalmente, la reale possibilità di un futuro libero dalla malattia. La sfida è, tuttavia, ancora urgente perché le malattie da combattere sono tante e molte famiglie aspettano una risposta dalla ricerca.

“Ecco perché” prosegue Speziale “le nostre famiglie hanno deciso, con amore ed entusiasmo, di stringere questa nuova alleanza con la Fondazione che si occupa proprio di costruire, ogni giorno, la speranza: per tutte le persone con disabilità intellettiva e/o relazionale di oggi ed anche per quelle che verranno”.

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