Pescara, lavori ex Ferrhotel: lettera aperta al sindaco per la tutela delle lapidi antiche

Pescara. Sempre più vicina la riqualificazione dell’ex Ferrhotel, la bellissima struttura antica situata su Corso Vittorio che ospiterà gli studenti universitari fuori sede.

Il progetto, da presentare in risposta al bando indetto dal Ministero per i Beni e le Attività culturali rivolto ai Comuni e dedicato al recupero degli edifici storici, per poter essere accolto necessita del cofinanziamento da parte della Regione, che ha disposto uno stanziamento di 70 mila euro per la riqualificazione.

Si tratta di un’iniziativa che coinvolge anche l’Adsu Chieti-Pescara ed è stata accolta con il plauso delle associazioni cittadine che hanno a cuore la valorizzazione culturale del patrimonio storico della città, come ‘Pescara tutela selfie’, presieduta da Licio Di Biase, il quale coglie l’occasione per rivolgere un appello all’Amministrazione comunale.

Con una lettera aperta al sindaco, Marco Alessandrini, il presidente Di Biase segnala la presenza di due importanti simboli della memoria identitaria pescarese collocati a fianco dell’ingresso principale dell’ex Ferrhotel:

“Il nostro Comitato nel passato ha avuto modo di sollecitare l’interessamento dell’Amministrazione Comunale per il recupero delle lapidi collocate sulla parete principale del Ferrhotel”, Di Biase. “Avvertiamo ora l’esigenza di un nuovo sollecito, alla luce della trasformazione dell’ex Ferrhotel”.

“Siamo consapevoli dell’importanza di tale intervento, però, allo stesso tempo, Le vorrei segnalare la necessità di salvaguardare le due lapidi collocate, appunto, in Corso Vittorio Emanuele n. 253, ovvero a fianco all’ingresso principale della struttura. Su una delle due lapidi sono riportati i nomi delle vittime del bombardamento austriaco del 4 maggio 1917, che fu l’unico momento in cui la nostra realtà locale, in quel contesto Castellamare, venne interessata dalle vicende belliche. I nomi dei 3 caduti, e cioè di Giuseppina D’Emilio, Giulia D’Agostino e Massimo Valentini, non sono più leggibili”.

“La lapide venne collocata sulla parete del dopolavoro ferroviario con una solenne cerimonia il 3 giugno del 1917 quando il Comune di Castellamare fece apporre due “targhe” (come si legge nei documenti del tempo) realizzate dallo scultore Ermanno Natali: questa ed un’altra in memoria di Cesare Battisti. Alla manifestazione, a cui parteciparono migliaia di cittadini, intervenne l’On. Roberto De Vito, parlamentare di Giulianova e Sottosegretario ai Lavori Pubblici, affiancato da numerosissimi rappresentanti del mondo politico, istituzionale, sociale e culturale”.

“Riteniamo che le due lapidi vadano salvaguardate nei lavori di ristrutturazione, prevedendo ciò nel bando di gara; inoltre, è opportuno un intervento per un immediato ripristino della leggibilità, in modo che il 4 maggio 2017 si possano ricordare le vittime di quel bombardamento e il 3 giugno 2017 celebrare il centenario della collocazione delle lapidi stesse”.

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