Pescara, l’arte di fare i piercing: nasce la prima associazione riconosciuta dalla Regione

Pescara. Nasce la prima Associazione Piercers Abruzzesi (Apa), l’unica riconosciuta nella Regione Abruzzo, con lo scopo di tutelare e migliorare questa particolare professione, quella del piercer.

Dopo il settore dei tatuaggi, quello dei piercing è certamente il più diffuso nell’ambito della body art: dall’ombelico, al naso, al sopracciglio, al labbro, l’arte di applicare un piccolo gioiello in diverse parti del corpo richiede molta accuratezza.

“L’associazione nasce per l’esigenza di affermare una dimensione erroneamente assimilata al mondo dell’estetica”, dice Paolo Pisciotti, presidente Apa. “Tatuaggio e piercing hanno un mondo ampissimo anche in Abruzzo; a frenare la crescita di questo mondo è proprio questa indefinitezza di ruoli, la tendenza ad identificare il mestiere del piercing con quello di parrucchieri ed estetisti”.

“Non è così, il piercer è diverso sia per competenze che per rischi da considerare”, ha illustrato Pisciotti. “Per fare questo lavoro in modo corretto ci vuole conoscenza e professionalità, perché è un settore che cresce al ritmo del 300 per cento all’anno e non si sentono dati allarmanti al momento, che potrebbero arrivare se questa tecnica prendesse ancora più piede in ambienti senza controllo, come accade, ad esempio nelle scuole, nei bagni pubblici e nei parchi”.

“Oggi intanto nasce la figura del piercer che è un professionista e ha una competenza e una responsabilità precise, che assicurano anche oltre le ore lavorative il controllo anche sanitario sul lavoro fatto, che garantiscono la qualità dei materiali scelti affinché non ci siano risvolti negativi. Gli intenti sono quelli di fare informazione sulla professione, arrivare a una definizione della categoria dei piercer e alla conseguente formazione presso studi accreditati, combattere l’abusivismo attraverso un ponte diretto con le forze dell’ordine, come i Nas, affinché chi fa un tatuaggio o un piercing abbia la garanzia di non incorrere in brutte avventure”.

“E’ bene che sia un’attività sicura, tutelata e che chi vi si accosta, sia per fruirne da utente che per praticarla, deve farlo con la consapevolezza necessaria e nel pieno rispetto di regole, che vanno dalla burocrazia alla sanità e igiene”, ha aggiunto Giovanni Di Iacovo, assessore alla Cultura. “E’ dunque un bene che sia nata l’Apa che per la prima volta mette in regola questo settore e chiede un pieno riconoscimento di ruoli e normative ad hoc”.

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